giovedì 8 dicembre 2016

Modello in carta del cubo (animazione)

Tutti sanno come costruire un cubo con la carta o il cartoncino. Basta realizzare una "croce" con 6 quadrati e piegarli in maniera opportuna per ottenere un cubo. In questa animazione (dura solo poco più di 30 secondi), realizzata con il software GeoGebra, possiamo vedere come piegare la carta o il cartoncino per ottenere il cubo.

Buona visione a tutti.


martedì 6 dicembre 2016

Scuole chiuse in vari comuni della provincia di Catania il 7 dicembre 2016.

Domani 7 dicembre 2016 le scuole di molti comuni della provincia di Catania resteranno chiuse. Ecco i comuni che hanno deciso la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado: Catania*, Mascalucia, Pedara, Aci Sant'Antonio, Acireale, Nicolosi, Paternò. L'elenco verrà aggiornato ogni ora fino alle ore 23:00.

* Per il comune di Catania si leggono in giro notizie contrastanti. C'è chi scrive che le scuole sono aperte, altri scrivono che sono chiuse. Sono in attesa di notizie più sicure.

Alla fine si è potuto stabilire che le scuole del comune di Catania sono aperte e la notizia della chiusura era solo una bufala.

Restate connessi...

domenica 4 dicembre 2016

Moto circolare uniforme (animazione)

Il moto circolare uniforme è un moto che ha come traiettoria una circonferenza e che avviene a velocità costante.

Se il moto di un punto materiale è circolare uniforme, allora è possibile definire due grandezze fisiche: il periodo e la frequenza.

PERIODO: è il tempo impiegato per fare un giro completo della circonferenza. Nel SI si misura in secondi. Di solito viene indicato con la lettera T.

FREQUENZA: è il numero di giri percorsi ogni secondo. Nel SI si misura in Hertz (Hz). Di solito si indica con la lettera f.

Nel seguente filmato possiamo vedere una semplice animazione di un moto circolare uniforme realizzata con il software GeoGebra.


Caduta libera di un corpo (animazione)

In questa animazione possiamo vedere la caduta libera di un corpo dall'altezza di 240,1 metri (in maniera che questa caduta duri esattamente 7 secondi). Nella simulazione si è trascurato l'effetto dell'attrito dell'aria. Si noti che la velocità di arrivo a terra del corpo sfiora in 247 chilometri orari. Come valore dell'accelerazione di gravità ho usato 9,8 metri al secondo quadrato. Il software utilizzato per realizzare l'animazione è GeoGebra.

Buona visione del filmato.


venerdì 11 novembre 2016

Superluna da record il 14 novembre 2016

Giorno 14 novembre 2016 la Luna si troverà nella fase di Luna piena, ma sarà anche molto vicina al perigeo (il punto della sua orbita di massima vicinanza alla Terra). La sua distanza sarà di 356511 chilometri. Quando avviene che la Luna piena è un concomitanza con il perigeo si parla di “superluna”. Una superluna così “vicina” non si verificava dal 1948 e la prossima volta avverrà solo nel 2034.

Il fenomeno in realtà non è facile da apprezzare ad occhio nudo, ma le dimensioni lunari apparenti saranno del 12% superiori rispetto a quando è alla massima distanza e la sua luminosità sarà del 30% maggiore.

Ciò che si noterà sarà certamente una Luna piena spettacolare, anche perché il nostro satellite naturale si troverà nella costellazione del Toro e si alzerà molto sull’orizzonte e la sua luminosità risalterà facilmente.

In questa immagine, ricavata dal software Stellarium, possiamo vedere il cielo verso Est la sera del 14 novembre 2016, approssimativamente alle ore 20:00, alla latitudine dell’Osservatorio Astrofisico di Serra la Nave (CT).

superluna16nov2016

Saranno molti gli eventi organizzati dai gruppi astrofili in tutta Italia in occasione di questa superluna. Su tutti vi segnalo questo:

http://www.museodellascienza.com/?page_id=26

Presso il Museo della Scienza Ludum (C.da Cubba Misterbianco (Catania) presso parco commerciale Centro Sicilia).

Buona visione della Luna… anzi… della SuperLuna! Smile


Cosa si può stampare con una stampante 3D

In questo filmato ci spiegano cosa si può stampare con una stampante 3D e come utilizzare dei modelli da stampare gratuiti.

Buona visione a tutti.


venerdì 4 novembre 2016

Turbina eolica più grande del mondo: trasporto eccezionale

Nel 2020 verrà completato il parco eolico off-shore più grande del mondo. Si troverà al largo delle coste dello Yorkshire nel nord  dell’Inghilterra e sarà in grado di produrre 1,2 Gw (Gigawatt) che, per capirci meglio, equivale alla possibilità di alimentare un milione di abitazioni.

Questa struttura coprirà un’area di 410 chilometri quadrati e verranno installate 174 turbine eoliche ad asse orizzontale alte 190 metri. Sarà il primo impianto off-shore a superare la potenza di 1 Gw (gigawatt), dato che ciascuna turbina avrà una potenza di 7 Mw (megawatt).

Nel filmato possiamo vedere il trasporto eccezionale di una di queste immense turbine eoliche. Guardando le immagini si resta ammirati per la maestosa grandezza di queste strutture. All’inizio del filmato possiamo vedere, ad esempio, il confronto di una turbina eolica Siemens da 7 Mw con un aereo di linea (L’A380 largo quasi 80 metri). Dato che il rotore di questa turbina è largo 154 metri, significa che è quasi il doppio dell’apertura alare di un grande aereo di linea. Beh, non credevo che ci fosse così tanta differenza!

Buona visione a tutti.


martedì 1 novembre 2016

Terremoto 30 ottobre 2016. Animazione delle onde sismiche.

In questo interessante filmato è possibile vedere una spettacolare animazione delle onde sismiche che si sono propagate dall’epicentro del sisma del 30 ottobre 2016 che ha coinvolto l’Italia centrale. Si tratta di una animazione ottenuta con un supercomputer. Credit: INGV, Emanuele Casarotti, Federica Magnoni, INGV HPC seismological group, progetto PRIN SHAKEnetworks.

Per una spiegazione più dettagliata di questa animazione: https://www.youtube.com/watch?v=7rycCRtcfHs

Buona visione:


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martedì 18 ottobre 2016

Quante galassie ci sono nell’Universo?

Da una recente misurazione ottenuta grazie al telescopio spaziale Hubble abbiamo una nuova stima del numero di galassie presenti nell’Universo. Si tratta di ben 2000 miliardi di galassie, una stima quasi doppia rispetto alle precedenti misure più accreditate.

In questo filmato possiamo vedere qualche dettaglio in più su questa interessante misura.

Buona visione a tutti.


giovedì 13 ottobre 2016

Come montare un pannello solare su un camper

Nel filmato che vi segnalo in questo post potete vedere come montare un pannello solare (fotovoltaico) su un camper. Il filmato è un po’ lungo (oltre 26 minuti), ma ovviamente è abbastanza particolareggiato.

Prima di lasciarvi al filmato vale la pena di ricordare che avere una fonte di energia solare su un camper sarà certamente molto conveniente per diversi motivi.

1) Aumenta l’autonomia energetica del camper.

2) Permette di immagazzinare l’energia prodotta per usi successivi.

3) Sono relativamente facili da installare perché si trovano in commercio dei kit già pronti.

4) Non sono molto costosi (si passa da circa 250 euro per un kit base, fino a circa 350 euro per i kit con pannelli solari che producono di più. Una buona ricerca su internet vi può aiutare a cercare il kit di pannelli solari per le vostre esigenze).

Di solito questi kit sono composti da:

a) uno o più moduli solari fotovoltaici;

b) cavi e supporti per il montaggio;

c) un regolatore di carica;

d) collante;

Le batterie per l’accumulo della carica di solito non sono incluse.

Per quanto riguarda il tipo di batteria, possiamo dire che in linea di principio qualsiasi batteria a 12V può andare bene: però bisogna tenere presente che le classiche batterie per uso automobilistico hanno una vita media di 2-3 anni e non sono progettate per cicli di carica e scarica completa, per cui la loro durata sarà abbastanza limitata. Per questo è meglio scegliere una batteria ermetica, al piombo/gel o piombo/calcio, progettata appositamente per funzionare con pannelli solari, senza necessità di manutenzione,
Queste batterie durano fino a 8/10 anni, si ripagano abbondantemente del maggior costo, e garantiscono massima affidabilità di servizio.

Se all’interno del camper ci sono apparecchi che funzionano a 220V occorre dotarsi anche di un inverter.

A questo punto possiamo viaggiare in piena autonomia energetica anche in luoghi “fuori mano” non raggiunti dalla rete elettrica, nel pieno rispetto dell’ambiente. Occorre ricordare che i kit di pannelli solari per camper possono avere una certificazione di qualità (come, ad esempio, il certificato TUV).

Buona visione a tutti del filmato. E… buon viaggio! Winking smile


lunedì 10 ottobre 2016

La classificazione degli esseri viventi

La grande varietà di esseri viventi ha portato l'uomo, fin dall'antichità, alla necessità di classificare gli esseri viventi secondo criteri ben precisi e oggettivi, che fossero validi cioè per tutti.

Questa non è stata un'operazione facile, tanto che è nata un'apposita branca della biologia, la Sistematica, il cui compito è quello di dare la corretta classificazione di tutti gli esseri viventi secondo criteri significativi e oggettivi, detti caratteri-chiave.

La prima classificazione scientifica si deve al naturalista svedese Carlo Linneo (1707-1778) che nel 1758 nella sua opera, Systema naturae, dove dava una classificazione delle oltre 4000 specie animali e 10000 specie vegetali allora conosciute, introduce i criteri di classificazione ancora oggi adottati dalla comunità scientifica: il concetto di specie, la classificazione per categorie sistematiche e la nomenclatura binomia.

(Carlo Linneo)

Le categorie sistematiche

La moderna classificazione degli esseri viventi si rifà proprio a quella di Linneo e si basa su sette tipi di raggruppamenti, detti categorie sistematiche, che sono: specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno. Queste sono le definizioni:

Specie: gruppo di organismi che hanno in comune molti caratteri e che, accoppiandosi, danno vita a esseri simili e fecondi, cioè in grado di riprodursi.

Genere: gruppo che comprende specie affini tra loro che, in caso di accoppiamento, possono avere prole ma non feconda.

Famiglia: gruppo che comprende più generi diversi con delle caratteristiche comuni.

Ordine: gruppo che comprende più famiglie con qualche caratteristica che le accomuna.

Classe: gruppo che abbraccia più ordini che presentano una qualche caratteristica comune.

Phylum (tipo in zoologia e divisione in botanica): gruppo che abbraccia più classi tra loro affini.

Regno: il gruppo più vasto che comprende tipi molto diversi tra loro aventi in comune solo alcune caratteristiche molto generali.

categorie sistematiche

 

Il concetto di specie

Queste categorie sistematiche partono dalla specie che è il concetto chiave su cui si basa tutta la classificazione.

La specie è la categoria che comprende tutti gli individui con caratteristiche simili che, riproducendosi, generano figli simili e fecondi, in grado cioè di riprodursi a loro volta.

Generare figli fecondi è la condizione che segna il confine tra una specie e l'altra.

Ad esempio cavalli e asini non appartengono alla stessa specie, in natura essi si accoppiano, ma dalla loro unione nasce il mulo o il bardotto, esseri ibridi (ne cavallo né asino) non in grado di riprodursi.

Cavalla e asino –> mulo

Cavallo e asina –> bardotto

Il mulo e il bardotto sono sterili, quindi non esiste la specie mulo (o bardotto).

 

La nomenclatura binomia

Arrivando alla specie siamo di fronte a organismi ai quali bisogna dare un nome ben preciso e universale (adottato cioè da tutti) che li contraddistingua tra loro come specie all'interno della categoria più ampia, il genere, a cui appartengono.

Fu Linneo a individuare nella nomenclatura binomia il nome convenzionale, detto nome scientifico, da attribuire a ciascun organismo e quindi a ciascuna specie. A ogni organismo, secondo tale nomenclatura, è associata una coppia di nomi in latino. Il primo di questi nomi, scritto con l'iniziale maiuscola, indica il genere, il secondo, scritto a lettere minuscole, indica la specie.


giovedì 6 ottobre 2016

Perché l’oro è prezioso?

Come mai l’oro è tanto prezioso? Ve lo siete mai chiesto? Le risposte possono essere più di una:

1) Perché è molto duttile e malleabile e permette di creare facilmente dei manufatti senza una lavorazione complicata.

2) Perché è raro.

3) Perché è un buon conduttore di elettricità.

4) Perché luccica…

5) Perché non si ossida (al contrario dell’argento).

In realtà le proprietà chimico-fisiche e la rarità non rendono conto del valore commerciale dell’oro, quindi bisognerebbe cercare alcune cause storiche e culturali che spiegano come mai l’oro è così prezioso.

Infatti l’oro era considerato prezioso anche nelle antiche civiltà ed era sinonimo di ricchezza e potere. In Egitto nelle tombe dei faraoni si trovano spesso bracciali, pendenti, collane, anelli, bracciali, orecchini, diademi, ornamenti testa, ornamenti pettorali e collari, tutti in oro. Per gli antichi egizi quindi l’oro era prezioso. Anche gli antichi greci usavano l’oro per produrre gioielli. L’oro è citato spesso anche nella Bibbia e secondo molti autori ha assunto un grande valore per cause religiose.

L’oro, dal punto di vista chimico, è un elemento pesante. Gli elementi pesanti come l’oro si possono sintetizzare solo con reazioni nucleari. Ma non con le reazioni nucleari dei nostri reattori, non raggiungono energie abbastanza alte. Solo con le reazioni nucleari che avvengono nelle esplosioni stellare (le supernovae) si raggiungono energie abbastanza elevate da sintetizzare piccole quantità di oro (e altri elementi pesanti). Le esplosioni spargono nello spazio interstellare questi elementi che vengono poi mescolati nel gas interstellare che produce la formazione di nuove stelle e nuovi pianeti (qui un mio post sulla formazione stellare). Per questo nel nostro pianeta c’è l’elemento chimico oro, perché è esistita una generazione precedente di stelle che è morta esplodendo e ha sparso i propri elementi nello spazio arricchendo (è proprio il caso di dirlo…) il gas interstellare preesistente di elementi pesanti.

L’oro, alla fin fine, è il residuo di una stella morta. Quando regalate un anello alla vostra fidanzata, pensateci un attimo Winking smile

m1

(La nebulosa M1 visibile nella costellazione del Toro. Questa nebulosa è un residuo di supernova. In queste gigantesche esplosioni cosmiche avviene la sintesi degli elementi pesanti come l’oro).

Ancora non abbiamo però risposto alla domanda principale: perché l’oro è tanto prezioso?

Io credo che si possa affermare senza commettere uno sbaglio che l’oro è tanto prezioso più perché ormai è diventato un “simbolo” di preziosità. Non ha nulla di realmente prezioso, ma per l’umanità intera ha ormai assunto quel “fascino” che non tramonta mai e che ha guidato le azioni di innumerevoli uomini a cercarlo e a desiderarlo.

A questo punto mi piacerebbe concludere con una breve citazione:

“Oro. Metallo giallo molto apprezzato per la sua utilità nei vari tipi di rapina che passano sotto il nome di commercio.”

Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Al prossimo post Winking smile


mercoledì 5 ottobre 2016

Batteri visti al microscopio ingranditi 5500 volte

In questo breve video possiamo vedere alcuni batteri (Spirillum) posti sulla superficie di una cellula epiteliale della guancia. Sono visibili anche alcune microstrutture della superficie cellulare, come i microvilli. Il filmato è stato ottenuto grazie ad un microscopio ottico a 5500 ingrandimenti. Un “micro” spettacolo che non si può dimenticare.


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lunedì 3 ottobre 2016

Metodo di studio efficace (video)

Molti pensano che per andare bene a scuola è necessario essere dei geni, oppure, se non si ha la fortuna di avere eccellenti capacità, bisogna stare sui libri molte ore al giorno. In realtà non c’è bisogno di un quoziente di intelligenza da paura e non c’è nemmeno bisogno di studiare 10 ore al giorno. Ciò che invece è necessario è un buon metodo di studio unito (e questo è fondamentale) ad un impegno costante. Il metodo di studio, anche se ottimo, non sarà mai in grado di compensare la mancanza di impegno, questo deve essere molto chiaro! Infatti studiare meno ore non significa affatto impegnarsi di meno!

A questo punto vediamo cosa significa avere un metodo di studio efficace. In questo filmato possiamo vedere se abbiamo bisogno di un metodo di studio migliore di quello che stiamo adottando. Questa necessità scaturisce dalle risposte a 3 domande che vengono poste durante il video.

Le domande sono le seguenti:

1) Riesci a ricordare gli argomenti studiati a distanza di 1 giorno dopo averli studiati?

2) Riesci a ricordare gli argomenti studiati a distanza di molto tempo?

3) Riesci a preparare un compito o una interrogazione senza bisogno di molte ore di studio?

Se la risposta a tutte queste domande è negativa probabilmente hai bisogno di cambiare metodo di studio. In questo video si danno dei semplici consigli per studiare di meno e studiare meglio.

Per fare ciò, come dicevo, c’è bisogno di grande impegno. La prima cosa da fare è eliminare i disturbi. Ad esempio cellulari e facebook sono assolutamente da abolire, perché sono tra le cose che fanno perdere più tempo in assoluto. Si può fare ricorso solo alla musica, ma solo se questa favorisce la concentrazione.

Se si prevede di studiare per diverse ore, ad esempio perché si devono preparare diverse materie, conviene intervallare le ore di studio con delle attività piacevoli che servono a “svuotare la mente” e riprendere lo studio con maggiore vigore.

Ma non voglio anticiparvi tutti i consigli del filmato…

Ok, a questo punto vi lascio alla visione di questo filmato che fornisce dei pratici consigli su come studiare meglio e anche di meno senza stancarsi.

Buona visione a tutti.


venerdì 30 settembre 2016

Carica batterie con pannello solare fai da te riciclato (video)

Non è difficile fare un carica batterie solare utilizzando dei componenti riciclati. In questo filmato si parte utilizzando una vecchia lampada solare da giardino. Alla fine si ottiene un carica batterie solare adatto, ad esempio, per caricare lo smartphone. Si noti che il materiale è riciclato, quindi virtualmente a costo zero.

Dalla lampada solare da giardino viene smontato il piccolo pannello solare fotovoltaico e viene testato il suo funzionamento. Verificato che il pannello solare è funzionante, si realizza un collegamento elettrico tra i cavetti uscenti dal pannello e un connettore USB. In seguito il pannellino solare viene “inscatolato” per non lasciarlo esposto. La scatola utilizzata è una scatolina di plastica di quelle per conservare i chiodi o cose simili.

Gli attrezzi per fare tutto questo sono davvero “elementari”. Una forbice, un seghetto e qualche altra cosa. Quindi è un progetto davvero semplice alla portata di chiunque.

Buona visione del filmato.


giovedì 29 settembre 2016

Colla a caldo: 4 cose incredibili che si possono fare.

Un gancio a muro molto robusto, una cover di cellulare (!), una ragnatela, una cordicella. Sono solo alcune delle cose che si possono fare con la colla a caldo. Può darsi che qualcuno dirà che è tutta colla sprecata (e io sono parzialmente d’accordo), ma queste realizzazioni non sono tutte da buttare. La regnatela soprattutto potrebbe essere un modo molto veloce per realizzare degli addobbi per una festa a tema Halloween o Streghe. La cover non è eccellente, ma ho pensato che non sarebbe male per fare qualche scherzo. La cordicella invece non mi sembra di alcuna utilità. Il gancio incollato a muro purtroppo non mi sembra un’idea brillante. E poi resisterà nel tempo?

Intanto però guardatelo questo filmato, tanto dura solo pochi minuti della vostra vita e voi ne avete tempo da sprecare, dato che siete capitati a leggere questo post Winking smile.

Buona fortuna.


Gadget USB fatti in casa

Un ventilatore USB alimentato da una batteria di un cellulare, un mini trapano, una serie di led. Questi tre piccoli “aggeggi” hanno in comune che sono facili da costruire anche in casa con pochissima spessa e con componenti molto facili da reperire. Una bottiglia di plastica, colla a caldo, un cavo USB, bastoncini di gelato, un motorino elettrico, alcuni led.

Sono gli ingredienti per costruire in breve tempo 3 gadget USB molto simpatici, probabilmente abbastanza inutili, o forse utili solo per poter dire che si è riusciti a realizzarli. Io ci proverei a costruirli, se non altro per vedere se ci riesco anche io. Un ottimo esercizio del fai da te, nell’attesa di trovare qualche idea per costruire qualcosa di importante.

Buona visione del filmato.


sabato 24 settembre 2016

Le potenze di 10 e la notazione scientifica

In molti casi è utile abbreviare numeri con molte cifre utilizzando le potenze di 10. Le potenze di 10 hanno delle proprietà che le rendono adatte per “compattare” numeri con molte cifre.

Vediamo perché.

Partiamo dalla potenza di 10 più semplice:

100 = 1 (in realtà qualsiasi numero elevato a 0 fa 1, proprietà valida anche per le potenze con base 10)

101 = 10

102 = 100

103 = 1000

A questo punto abbiamo capito che il numero dell’esponente è uguale al numero di zeri presenti nel numero.

Quindi quanto vale 104?

Sarà uguale a 1 seguito da 4 zeri: 10000.

Adesso possiamo vedere numeri un po’ più grandi:

106 = 1000000 (1 seguito da 6 zeri); un milione.

109 = 1000000000 (1 seguito da 9 zeri); un miliardo.

1023 = 100000000000000000000000 (1 seguito da 23 zeri).

Notiamo già che numeri interminabili si possono scrivere con poche cifre.

Esempio: 100000000000000000000000000000000000000000000000000000000

pari a 1056 ! (basta contare i 56 zeri).

Bene, abbiamo capito come si possono “compattare” numeri molto grandi. Ma se noi abbiamo numero più piccoli di 1?

10-1 = 1/10 = 0,1

10-2 = 1/100 = 0,01 (un centesimo)

10-3 = 1/1000 = 0,001 (un millesimo)

10-6 = 1/1000000 = 0,000001 (un milionesimo)

10-9 = 1/1000000000 = 0,000000001 (un miliardesimo)

Anche in questo caso il numero di zeri è uguale al numero dell’esponente della potenza, ma gli zeri sono “prima” del numero uno.

Provate a convertire questo numero in potenza di 10:

0,0000000000000000000000000001

contando che ci sono 28 zeri, abbiamo:

10-28

E’ chiaro? Se ci sono domande o si desiderano chiarimenti, inseriteli nei commenti.

 

NOTAZIONE SCIENTIFICA

Ma i numeri che abbiamo visto finora cominciano o finiscono con la cifra 1. E se vogliamo trasformare in potenza di 10 un numero qualsiasi?

Facciamo subito un esempio:

prendiamo il numero:

2350000000000

consideriamo la prima cifra, che è un 2 e subito dopo scriviamo la virgola, poi scriviamo tutte le altre cifre diverse da zero, quindi 3 e 5

2,35

poi moltiplichiamo questo numero per la potenza di 10. Per sapere quale esponente mettere sul 10 contiamo tutte le cifre del numero, tranne la prima, quindi troviamo 12.

Alla fine avremo:

2350000000000 = 2,35 x 1012.

E se abbiamo un numero molto piccolo come:

0,00000000561?

Anche in questo caso dobbiamo considerare la prima cifra diversa da zero, il 5 e scrivere subito la virgola, seguita dalle altre cifre diverse da zero, quindi avremo:

5,61

questo lo dobbiamo moltiplicare per la potenza di dieci. Stavolta però l’esponente sarà negativo, per sapere l’esponente basta contare tutti gli zeri (in questo caso sono 9). Alla fine avremo quindi:

0,00000000561 = 5,61 x 10-9.

Anche per questo esempio, se qualcuno desidera chiarimenti, lo scriva nei commenti.


Tre idee meravigliose (video)

Costruire una lampadina, una molatrice e un campanello è difficile. No, soprattutto se non si ha l’esigenza che funzionino davvero come lampadina, molatrice e campanello! E si badi soprattutto al loro valore “didattico”. In questo filmato possiamo vedere come costruire una “specie” di lampadina, una molatrice e un campanello utilizzando solo una batteria, legno, colla, chiodi, viti e altre semplici cose facili da trovare.

Buona visione del video “Tre idee meravigliose” (3 Awesome Ideas).


mercoledì 21 settembre 2016

Macchina di Topolino ad energia solare

In questo breve filmato possiamo vedere l’apertura di un bel giocattolo ad energia solare. Si tratta della macchina di Topolino dotata di piccoli pannelli solari che la fanno funzionare veramente! Il montaggio non è difficile e per i bambini è davvero bello avere un giocattolo che non si scarica mai e che non si ferma perché si sono scaricate le batterie (i più piccoli si seccano moltissimo quando succede…).

A parte le espressioni colorite di chi ha realizzato il filmato (fate tappare le orecchie se ci sono bambini che stanno guardando il filmato accanto a voi Smile), alla fine il modellino riesce a fare girare le ruote (ma non a camminare sul terreno, anche perché viene provato su l’asfalto che non è abbastanza liscio e regolare) quando il pannellino solare viene esposto al sole.

Che dire? Non vi resta altro che guardare il video dell’apertura e del montaggio.

Buona visione a tutti.


La formazione delle stelle

Le stelle si formano per contrazione di nubi gassose. Si suppone che nella fase iniziale la nube sia notevolmente estesa, rarefatta, e dotata di densità e temperatura basse ed uniformi.
Tra le particelle che costituiscono la nube agisce un'attrazione (gravitazionale) che tende ad avvicinarle. Inizia cosi una lenta contrazione che porta ad un riscaldamento della nube stessa.

NGC 281, nebulosa "Pacman"

(NGC 281 è un tipici esempio di nebulosa in cui si formano nuove stelle)

In accordo con leggi meccaniche e termodinamiche che stabiliscono precise relazioni di conversione tra lavoro e calore, parte del lavoro compiuto dalle forze gravitazionali durante la fase di contrazione della stella viene convertita in energia termica che, a sua volta, determina un riscaldamento della stella stessa.
d'altra parte, poiché viene a crearsi uno squilibrio tra la temperatura dell'ambiente circostante e quello della stella stessa, questa, o meglio, la «protostella», incomincia ad irraggiare.

(La protostella all’interno della nebulosa “Girino”)

Irraggiando energia, la stella tende a raffreddarsi e, con il raffreddamento, le forze gravitazionali incontrano meno opposizione da parte della pressione interna della stella dovuta all'agitazione termica del gas: ciò provoca una progressione della contrazione gravitazionale.
La contrazione fa aumentare ulteriormente la temperatura perché l'energia proveniente dal lavoro gravitazionale compiuto viene nuovamente in parte convertita in energia termica ed in parte irraggiata.

Ci troviamo cosi di fronte ad una situazione per cui più la stella si contrae, più si riscalda. Inoltre, in un certo senso, la sua contrazione progressiva e permessa dall'irraggiamento.
Possiamo sintetizzare questo meccanismo nella paradossale affermazione secondo la quale «una stella irraggiando si riscalda».
Tale realtà, che è paradossale soltanto in apparenza, e valida per tutti sistemi aventi «calore specifico negativo».

Studi generali mostrano che il calore specifico negativo a tipico dei sistemi autogravitanti, cioè soggetti alla contrazione gravitazionale.
Sappiamo che proprietà analoghe possono essere stabilite perfino per sistemi tipicamente «gravitazionali» e molto particolari, come i buchi neri.
La lenta e progressiva contrazione della stella continua per milioni di anni, fino a che le sue regioni centrali non diventano sufficientemente calde perché possano incominciare ad innescarsi ed a svolgersi le reazioni termonucleari.

Tali reazioni sprigionano energia secondo lo stesso processo che ha luogo nell'esplosione di una bomba all'idrogeno. Nel momento in cui si innescano tali reazioni, la nube di gas si stabilizza, Infatti essa si assesta nella situazione in cui l'energia che viene irraggiata dalla sua superficie è compensata dall'energia che viene generata nel suo interno. La stella non ha perciò più bisogno di contrarsi per generare energia termica. Questo è l'istante in cui si può dire che la stella è nata.

Va sottolineato che negli studi sulla formazione stellare viene adottata la Teoria newtoniana della Gravitazione.
Infatti, il campo gravitazionale di una stella è sufficientemente debole perché gli effetti relativistici siano trascurabili e la Gravitazione newtoniana rappresenti un'ottima approssimazione per lo studio di un tale sistema. Nel caso di oggetti come le stelle di neutroni e i buchi neri, intorno ai quali il campo gravitazionale assume un'intensità molto elevata, la Relatività Generale sarà indispensabile per la descrizione della loro situazione fisica.


martedì 20 settembre 2016

Quale telescopio per iniziare?

Molti astrofili hanno scritto qualcosa per spiegare qual è il miglior telescopio per iniziare ad osservare. Anche io vorrei contribuire ad aiutare tutti quegli appassionati di astronomia che desiderano cominciare a fare osservazioni al telescopio a fare una buona scelta.

Ecco i miei 7 consigli:

1) Non avere fretta di comprare

Lo so, spesso i parenti o gli amici ti mettono fretta, perché vogliono regalarti un telescopio per il compleanno o dopo il diploma. Però la fretta è cattiva consigliera. Quasi tutti i telescopi amatoriali in commercio non costano poco e quelli che costano poco sono davvero di bassa qualità. L’acquisto di un telescopio è una spesa impegnativa, quindi non va fatta a cuor leggero. Il pericolo di trovarsi tra le mani uno strumento non soddisfacente è molto concreto.

 

2) Osservate prima con lo strumento di un amico o con gli strumenti di un gruppo di astrofili

Star party

L’osservazione al telescopio può essere deludente per coloro che non sono esperti. I pianeti appaiono come dei minuscoli pallini con qualche macchia e altri oggetti come galassie e nebulose appaiono, nel migliore dei casi, come delle macchioline fosforescenti e, se si osserva da cieli cittadini inquinati dall’illuminazione pubblica, non si vedono affatto. Se non avete nessun amico munito di telescopio, la cosa migliore è recarsi ad uno star party o a una serata osservativa di un gruppo astrofili e osservare con i loro telescopi. Gli astrofili, inoltre, potranno darvi preziosi consigli per la scelta del vostro primo telescopio. Qui potete trovare un elenco dei principali gruppi astrofili in Italia, raggruppati per regioni.

 

3) Quanto ingrandisce?

E’ la prima domanda che fa un non esperto. La risposta è semplice e spiazzante: non ha quasi nessuna importanza! Gli strumenti astronomici funzionano bene in un certo intervallo di ingrandimenti a seconda di svariati fattori, come la dimensione, il tipo di telescopio, e non ultima, la qualità del cielo. Qui potete trovare un interessante articolo che tratta l’argomento del massimo ingrandimento di uno strumento astronomico.

 

4) Il primo telescopio? L’occhio…

In realtà il primo strumento astronomico ce lo portiamo addosso e sono i nostri occhi. A occhio nudo si possono fare interessanti osservazioni astronomiche. Intanto possiamo imparare a distinguere le costellazioni e questa è un’esperienza molto importante. Inoltre ad occhio nudo si possono osservare fenomeni affascinanti come quello delle stelle cadenti.

 

5) Il binocolo

Dopo avere imparato le costellazioni ad occhio nudo, possiamo cominciare ad osservare il cielo con un binocolo, anche con uno di quelli comprati dai cinesi. Questo strumento ci permetterà di “prendere dimestichezza” con gli oggetti visibili in cielo. Inoltre ci farà capire che differenza c’è tra un cielo inquinato di una città e il cielo buio e limpido di zone isolate o in alta montagna. Un binocolo può regalare visioni meravigliose di piccole zone della Via Lattea o di grandi ammassi stellari (come le Pleiadi). Io, ad esempio, prima di comprare un telescopio, ho osservato per più di un anno con un binocolo.

 

6) Al telescopio gli oggetti non si vedono come in fotografia

Sicuramente sarete rimasti affascinati dalle meravigliose foto di oggetti celesti presenti sul web. Quando si accosta l’occhio all’oculare non si vede nulla di tutto questo. L’occhio non è in grado di accumulare la luce raccolta dal telescopio, mentre le foto sono fatte con pose lunghe anche decine di ore. Anche i colori sono visibili con difficoltà ad occhio, se non in poche stelle luminose. Tutto apparirà molto più fioco e di colore grigio. Se volete avere un’idea di come appaiono gli oggetti astronomici al telescopio, potete guardare dei disegni come quelli presenti nel sito deep-sky watch. E ricordatevi che questi disegni sono stati realizzati da un esperto sotto cieli molto bui, quindi voi potreste vedere anche molto meno. Per fortuna la visione telescopica migliora molto con l’allenamento, quindi anche voi, se vi siete esercitati bene ad occhio nudo e poi con un binocolo, quando osserverete con un telescopio sotto un buon cielo avrete visioni simili a quei disegni. Un altro articolo molto interessante sul confronto tra fotografia e osservazione visuale è questo: Cosa si vede con un telescopio amatoriale?

 

7) Ma alla fine, quale telescopio devo comprare?

Se hai avuto la pazienza di leggere fino al punto 6) allora significa che possiamo cominciare a parlare di un telescopio. In realtà, se avete già una buona esperienza di osservazione ad occhio nudo e/o con un binocolo, questo è il vero momento di pensare all’acquisto di un telescopio. A questo punto dobbiamo vedere se preferite:

1) Osservazione deep-sky di oggetti come nebulose, galassie e ammassi stellari.

2) Osservazione di Luna e pianeti.

3) Fotografia (lunare.planetaria o deep-sky).

Se siete attratti dall’osservazione deep-sky, allora significa che avete bisogno di un cielo molto buio, lontano da fonti di inquinamento luminoso e quindi dovete prepararvi a salire a bordo della vostra automobile e allontanarvi da qualsiasi centro abitato. Il telescopio più adatto per questo tipo di osservazioni è il riflettore Dobson.

E’ un riflettore in configurazione ottica Newton, di solito molto leggero (tranne se è proprio di grandi dimensioni), facile da smontare e da trasportare e dal prezzo abbordabile.

Se invece vi piacciono di più le osservazioni di Luna e pianeti, vi occorre un telescopio con lunga focale e buona apertura. Il tipo più conveniente per rapporto qualità/prezzo è un telescopio Schmidt-Cassegrain. La cosa più interessante è che per l’osservazione di Luna e pianeti non è necessario andare dove il cielo è buio, ma le osservazioni si possono compiere anche dal balcone di un condominio in piena città.

Sono telescopi molto compatti e facilmente portatili fino ad un diametro di 20 cm di obiettivo. Di solito questo non è un problema, perché, come dicevo, non c’è bisogno di trasportarli in luoghi lontani.

Ovviamente con un Dobson si potranno osservare lo stesso i pianeti e con lo Schmidt-Cassegrain si possono vedere anche nebulose e galassie, ma non sono i campi di osservazione più congeniali. Con il Dobson non sarà facile raggiungere gli alti ingrandimenti per l’osservazione planetaria (300x e oltre) perché le corte focali di cui sono dotati lo rendono difficile. Con gli Schmidt-Cassegrain invece sarà difficile arrivare a diametri generosi a causa dei prezzi molto alti.

Riassumendo…

1) Conviene cominciare a occhio nudo o con un binocolo.

2) Quando si riescono a distinguere costellazioni e oggetti celesti si può pensare ad un telescopio.

3) A questo punto avrete sicuramente deciso qual è il campo di osservazione che vi appassiona di più.

4) Se vi piacciono nebulose, galassie, ammassi stellari, allora conviene comprare un telescopio Dobson di almeno 20-25 cm di obiettivo.

5) Se amate pianeti e Luna, allora il vostro primo telescopio sarà uno Schmidt-Cassegrain di almeno 20 cm di obiettivo.

Spero di esservi stato utile, e BUONE OSSERVAZIONI Smile


domenica 18 settembre 2016

Le colonne sonore dei film Marvel

Sembra che sia molto facile ricordare e canticchiare i temi principali delle colonne sonore di Star Wars, James Bond, Harry Potter, ma sareste in grado di fare la stessa cosa con un film della Marvel? Provateci subito! Cosa?! Ma non vi viene in mente niente? Non vi preoccupate, è normale. Le colonne sonore dei film Marvel non sono all’altezza di quelle di altri film altrettanto famosi e sono decisamente più “piatte”. Secondo il regista Tony Zhou il motivo di questa “piattezza” lo si deve ricercare nel metodo stesso con cui sono montati i film della Marvel, metodo basato più sulla velocità della produzione che sulla sua accuratezza. Le sue argomentazioni sono molto interessanti e fanno capire molte cose riguardo all’uso della musica nei film più moderni.

In questo filmato (sottotitolato in italiano) Tony Zhou spiega il motivo delle scelte musicali dei grandi film moderni.

Buona visione a tutti.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...