lunedì 20 aprile 2009

Spettacolari riprese con telecamera ad alta velocità

 

Facendo uso di una speciale telecamera capace di riprendere ben 2500 fotogrammi al secondo, possiamo vedere cose davvero spettacolari. Si tratta di una I-Movix Sprintcam v3.

Se vogliamo fare una ripresa al rallentatore davvero efficace di oggetti in rapido movimento, è necessario che la telecamera usata abbia la possibilità di riprendere il numero più alto possibile di fotogrammi al secondo, questo per evitare che gli oggetti appaiano sfocati e poco definiti a causa del loro spostamento troppo veloce. Nel caso di questo filmato possiamo vedere come il moto degli oggetti filmati mostri dei dettagli che normalmente l’occhio nudo non riesce assolutamente a cogliere.

Mi ha colpito molto l’ultima ripresa, con la caduta della gelatina. Davvero molto bella!

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domenica 19 aprile 2009

Uno sguardo su un buco nero

 

Nel centro di un vorticoso gorgo di gas caldo c’è un mostro che non si può vedere direttamente: si tratta ovviamente di un buco nero. Alcuni studi sulla brillante luce emessa dal gas del vortice indicano che, non solo è presente un buco nero, ma persino quali sono le sue caratteristiche.

Il gas che si trova attorno a GRO J1655-40, per esempio, presenta un insolito tremolio luminoso con una frequenza di 450 volte al secondo. Data una massa dell’oggetto centrale, stimata già in precedenza, di circa 7 volte la massa del nostro Sole, il tremolio luminoso può essere spiegato supponendo che il buco nero abbia un rapido moto di rotazione su se stesso.

Quale sia l’esatto motivo fisico per cui la rotazione del buco nero provoca la rapida variazione periodica di luminosità, è ancora oggetto di ricerca.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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Il sistema di numerazione binario

Tra i sistemi di numerazione non decimali ha particolare importanza, perché fondamentale in informatica, quello a base due, detto sistema binario, nel quale si hanno solo due cifre, per esempio:

0, 1.

Ciascuno di questi simboli si chiama “bit”, contrazione del termine “binary-digit”, che significa “cifra binaria”. Valgono le stesse considerazioni per gli altri sistemi non decimali.

Quindi:

a) Due unità di un ordine formano un’unità dell’ordine immediatamente superiore.

Ciò significa che nel sistema a base due, le unità dei successivi ordini sono le successive potenze del due.

b) Per trasformare un numero decimale in forma binaria, si trasforma il numero sotto forma polinomiale, con potenze del 2, ricorrendo, eventualmente, al metodo delle divisioni successive euclidee.

Per esempio, scrivere in base 2, il numero che, in base 10, si scrive 41.

41:2 = 20 con resto 1
20:2 = 10 con resto
0
10:2 = 5 con resto
0
5:2 = 2 con resto 1
2:2 = 1 con resto
0
1:2 = 0 con resto 1

Partendo dall’ultimo resto quindi risulta:

clip_image002

c) Per trasformare un numero dato in forma binaria, in scrittura decimale, basta esplicitare la forma polinomiale del numero.

Per esempio

clip_image002[4]

diventa:

clip_image002[6]

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sabato 18 aprile 2009

Mathway: il sito che risolve problemi matematici.

 

In commercio esistono numerosi software per la matematica in grado di risolvere un numero enorme di problemi matematici, come il famoso Mathematica 7 o anche il più abbordabile Derive. Di solito si tratta di software molto completi e anche abbastanza complessi da usare. Ciò che invece servirebbe è un servizio online in grado di fare quasi le stesse cose di quei software.

Per fortuna questo servizio online esiste e si chiama Mathway. Collegandosi alla pagina segnalata vediamo che è possibile scegliere il tipo di problema da un menù con sei categorie. Inoltre è possibile scegliere se risolvere un problema, tracciare un grafico o consultare un vasto glossario che contiene definizioni di matematica e geometria. Io ne ho fatto uso e devo dire che non appena si impara ad usarlo (è davvero molto semplice) non lo si abbandona più.

Non resta altro che provarlo e godersi la semplicità del suo uso :-)

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Pitagora Suicchi

 

Mi è capitato di notare un video di Google (e molti altri video su YouTube), dove venivano mostrate alcune macchine di Rube Goldberg. Si tratta di macchine che eccedono in complessità anche se svolgono compiti estremamente semplici.
Alla fine dei complessi e divertenti “procedimenti” c’era sempre un ritornello ed una scritta in alfabeto giapponese katakana, che si può rendere con l’espressione “Pitagora suicchi”. Di cosa si tratta?

Pitagora Suicchi è la versione giapponese dell’espressione “Pythagorean Switch”, che non è altro che il titolo di una trasmissione educativa per bambini della durata di circa 15 minuti. Ogni segmento del programma dovrebbe stimolare un’idea ai piccoli telespettatori, e questo viene scandito con un piccolo jingle musicale che appunto recita “Pitagora Suicchi”, il metaforico interruttore (appunto “switch” in inglese) che dovrebbe accendere la “lampadina” che simboleggia il genio che grida Eureka, “Ho trovato!”. Anche se, se vogliamo proprio essere pignoli, Eureka è l’esclamazione che disse Archimede, quando scoprì che si poteva calcolare il volume di un corpo di forma irregolare misurando il volume dell'acqua che veniva spostata quando il corpo veniva immerso. Cosa c’entra Pitagora? ;-)

In ogni caso queste macchine sono davvero ingegnose, come potete vedere nel filmato che vi propongo:

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venerdì 17 aprile 2009

Il satellite della NASA Chandra fotografa la “Mano di Dio”

 

L’avrete già vista in qualche telegiornale. Questa strana nebulosa è stata battezzata “la Mano di Dio” a causa della sua forma che ricorda una gigantesca mano che si estende tra le stelle e afferra un gruppo di sfere di fuoco. Questa spettacolare immagine è stata ripresa dal satellite della NASA Chandra che è in grado di osservare il cielo nelle frequenze dei raggi X. Chandra orbita a 580 Km dalla superficie terrestre.

La “mano” si è formata quando una stella che è esplosa in una supernova, ha creato una stella del diametro di 20 Km che ruota molto rapidamente chiamata pulsar che si trova profondamente all'interno dalla bolla bianca che corrisponde al polso della mano.
La pulsar ha sparso enormi quantità di energia elettromagnetica,
creando una nube di polveri e gas così ampia che sarebbe necessari 150 anni per attraversarla alla velocità della luce.
Il disco rosso è una nube di gas. Le dita si pensa che sono state create dall’energia trasmessa dalla pulsar alla nube di gas. Gli scienziati della NASA hanno stimato che l’istante raffigurato qui effettivamente è accaduto 17000 anni fa
Questo è il tempo che hanno impiegato i raggi X per raggiungere la Terra.

 

Questa nebulosa invece è chiamata “L’occhio di Dio”. Ho dedicato un articolo anche a questa meraviglia del cielo.

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giovedì 16 aprile 2009

Il castello e la Luna piena

 

Le nubi non riescono a nascondere questa stupenda Luna piena che si scorge nei pressi del castello medioevale di Tourrette-Levens, vicino a Nizza, in Francia. Esattamente la Luna è stata piena il 9 aprile alle 14:56 T.U., ed è stata la prima Luna piena dopo l’equinozio di Primavera nell’emisfero nord e dell’equinozio d’autunno nell’emisfero sud. Questa Luna piena viene chiamata anche Luna Pasquale e fissa la data della celebrazione della Pasqua Cristiana. La Pasqua infatti cade la prima domenica dopo la prima Luna piena di Primavera.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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