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lunedì 18 giugno 2012

Saturno con reflex digitale

E’ possibile fotografare un pianeta come Saturno con una reflex digitale (in questo caso una Canon EOS 600d) ottenendo risultati apprezzabili? Se la turbolenza atmosferica (seeing) ti aiuta (questione di fortuna) e conosci un minimo di tecnica fotografica astronomica, si riescono ad avere belle soddisfazioni. Nel mio caso la tecnica fotografica è ancora da principiante, ma l’11 giugno 2012 l’atmosfera dalle mie parti era sufficientemente ferma da consentire una buona ripresa. Il risultato è questo:

Saturno 11 giugno 2012 reflex digitale

Per chi ha un minimo di conoscenza di fotografia planetaria, questa immagine è “quasi” paragonabile a quelle che si possono ottenere con sensori CCD dedicati all’imaging planetario. Si riesce bene a vedere la divisione di Cassini degli anelli di Saturno, qualche dettaglio delle fasce nuvolose dell’atmosfera, l’ombra del grande pianeta sui suoi anelli. Con un telescopio del diametro di 20 cm raramente si riesce a vedere qualche piccolo dettaglio in più.

I dati della ripresa sono:

Telescopio Celestron CPC 800 xlt, Canon EOS 600d al fuoco diretto, lente di barlow 2,5x, filmato 1920x1080 25 fps, elaborazione di 1000 su 2450 fotogrammi con Autostakkert 2 + Registax 6 + Photoshop 5.5. Seeing della serata: 6-7/10.

Ovviamente non mi fermo qui e se mi capita qualche altra serata con un seeing ancora migliore cercherò di fare qualche altra foto nella speranza di ottenere qualcosa di meglio Sorriso.


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domenica 17 giugno 2012

Topolino su Mercurio fotografato dalla sonda Messenger!

Messenger è una sonda spaziale che sta orbitando attorno al pianeta Mercurio dal 2011 e ci sta mandando una meravigliosa serie di immagini di quel piccolo, ma caldissimo, pianeta. Le immagini di Messenger sono ad alta risoluzione, anche perché si tratta di riprese a distanza ravvicinata.

Tra le tante meraviglie che sono state fotografate, anche di altissimo valore scientifico, si possono trovare immagini molto divertenti, come quella che vi presento in questo post. Questa serie di crateri hanno un profilo che vi risulta familiare? Con buona pace di tutti coloro che credono di vedere una faccia su Marte di origine aliena, in questo caso nessuno ha osato pensare che la Disney ha fatto disegnare l’effigie di Topolino sulla superficie di Mercurio… O sbaglio? Sorriso

Il ragionamento è questo: anche se ci fosse una faccia su Marte niente ci dice che sia di origine aliena (e nemmeno di origine artificiale), così come questo profilo di Topolino non è stato “stampato” apposta su Mercurio. Si tratta solo del noto fenomeno psicologico della pareidolia, che ci fa riconoscere forme note da forme vaghe e con contorni poco netti.

Però devo dire che questo profilo di Topolino ci sta bene sulla superficie di Mercurio Occhiolino.


mercoledì 6 giugno 2012

Transito di Venere 6 giugno 2012 (video)

Dopo avere postato un’anteprima del transito di Venere del 6 giugno 2012 in un precedente post, mi sono preso un po’ di tempo per creare una animazione (non ho fatto la gif animata che avevo promesso, ma ho optato per un filmato) con le foto che ho scattato stamattina. In questo modo è possibile vedere l’evoluzione del fenomeno. Buona visione del filmato.

Vi ricordo che le immagini sono state ottenute semplicemente fotografando il Sole proiettato su uno schermo bianco.


Passaggio di Venere 6 giugno 2012. Alcune foto

Ecco alcune foto del passaggio di Venere davanti al Sole che ho effettuato io stesso stamattina con una attrezzatura semplicissima. La tecnica è quella della proiezione su schermo che è la più sicura e non c’è rischio di compromettere gli occhi. Il telescopio utilizzato è un Newton da 150 mm (1000 mm di focale), oculare ortoscopico 9mm. Nella foto sotto potete vedere il telescopio con il piccolo schermo applicato all’oculare.

Telescopio proiezione su schermo

Il telescopio è diaframmato a 50 mm (lo schermo azzurro con il buco) per evitare che l’oculare si surriscaldi. Di seguito alcune delle foto che ho scattato semplicemente inquadrando lo schermo di proiezione con la fotocamera digitale. Le foto mostrano alcune fasi del passaggio di Venere davanti al Sole del 6 giugno 2012.

Passaggio di Venere 6 giugno 2012

Sullo schermo si può vedere una parte dell’immagine solare. Vicino al bordo il profilo di Venere. Più in basso si possono notare alcune macchie solari.

 

Ore 6:29, Venere si avvicina già al bordo solare.

Passaggio di Venere 6 giugno 2012 a

 

Alle 6:38 si verifica il contatto interno con il disco solare.

Passaggio di Venere 6 giugno 2012 contatto

 

Alle 6:51 il disco di Venere è quasi completamente uscito dal disco solare. Dopo alcuni minuti il fenomeno sarà completamente finito.

Passaggio di Venere 6 giugno 2012 uscita

Più tardi posterò una gif animata che mostrerà in sequenza tutte le fasi del fenomeno. Restate collegati! Sorriso


venerdì 18 maggio 2012

Cratere Schiller

Continuano le mie foto “turistiche” del Sistema Solare. Questa volta torniamo sulla Luna e ci concentriamo sul cratere Schiller. Si tratta di una formazione lunare peculiare che appare evidente anche a prima vista esplorando la Luna anche con un piccolo telescopio.

Il cratere è intitolato ad un cartografo ed avvocato tedesco, Julius Schiller (1580 – 1627), che cercò di “cristianizzare” il cielo sostituendo i nomi classici delle costellazioni zodiacali con i nomi dei dodici apostoli! A parte il fanatismo di alcuni fedeli del passato, vediamo cosa ha di particolare questo spettacolare cratere.

Innanzitutto si osserva subito la sua forma estremamente allungata; non si tratta di un effetto prospettico dovuto al fatto che il cratere è vicino al bordo: è effettivamente allungato. Le dimensioni infatti sono di 70x180 Km. Come mai questa struttura così allungata? Probabilmente fu generato da un doppio impatto meteoritico. Il picco centrale si trova solo nella parte a destra in alto (nella foto) che è la parte più stretta, mentre la parte più larga a sinistra in basso presenta una superficie molto più piatta.

La foto è stata ottenuta il 2 maggio 2012 alle ore 20:58 da un videoclip della durata di 1:02 minuti, ripreso con una fotocamera digitale Casio Exilim EX-Z1050, telescopio Celestron CPC 800 Xlt, proiezione con oculare OR 5 mm. Il videoclip è stato elaborato con il software Registax 6 per ottenere la singola immagine presentata sotto.

Cratere Schiller


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domenica 29 gennaio 2012

Immagini telescopio spaziale: le 100 più belle

Da più di 20 anni il telescopio spaziale Hubble ci manda immagini del cosmo davvero ineguagliabili. Nonostante non sia uno strumento di enormi dimensioni, Hubble riesce ad ottenere straordinari risultati perché può osservare gli oggetti astronomici dallo spazio, senza il disturbo dell’atmosfera terrestre. Infatti la nostra atmosfera, anche se è un “rifugio” straordinario per le creature viventi e che ci separa nettamente dall’ambiente sterile dello spazio, è però un notevole ostacolo per le osservazioni astronomiche. Prima di mostrarvi le 100 immagini astronomiche più belle del telescopio spaziale Hubble, vediamo brevemente perché l’atmosfera ci limita tanto nell’astronomia.

telescopio spaziale Hubble

Il disturbo è dovuto essenzialmente a 3 motivi.

1) L’atmosfera assorbe una parte delle radiazioni provenienti dallo spazio. Anche nelle lunghezze d’onda visibili c’è un certo assorbimento. Questo fa sì che gli oggetti celesti ci appaiono meno luminosi rispetto a come ci apparirebbero dallo spazio. Specialmente nell’ultravioletto. Nello spazio invece nessun tipo di radiazione viene assorbita.

2) La turbolenza atmosferica. Per gli astronomi il moto turbolento degli strati di aria è una vera dannazione. Le immagini risultano confuse e perdono la maggior parte dei dettagli più interessanti. Anche se negli ultimi anni, grazie ai computer, è possibile correggere con dei complicati algoritmi le immagini disturbate dalla turbolenza, non è possibile eliminare mai del tutto questo disturbo. Anche in questo caso, nello spazio, non essendoci atmosfera, non c’è nemmeno la turbolenza. Le immagini delle stelle risultano ferme e puntiformi e il loro diametro è limitato solo dalle leggi dell’ottica. Tutto ciò si traduce nel fatto che qualsiasi oggetto astronomico venga ripreso, avrà una quantità di dettagli che nessun telescopio da terra (per quanto potente) potrà percepire.

(L’animazione mostra l’immagine di una stella al telescopio “massacrata” dalla turbolenza atmosferica)

 

3) L’inquinamento luminoso. Ecco un altro motivo di grande disturbo per l’astronomia osservativa. Gli osservatori si costruiscono in alta montagna, nei deserti e comunque sempre molto lontano dalle città, per sfuggire alla luce prodotta dalla civiltà. Ormai l’inquinamento luminoso è un problema così grave che dalle grandi città si riescono a vedere, a malapena, solo la Luna, alcuni pianeti e le stelle più luminose. L’illuminazione pubblica delle città è cresciuta in maniera spesso “selvaggia” e con lampade che disperdono la luce verso l’alto. L’inquinamento luminoso non è dovuto in realtà alla presenza dell’illuminazione, ma sempre all’atmosfera. I gas e le polveri atmosferiche infatti riflettono e diffondono la luce e rendono il cielo “lattiginoso”. Gli oggetti astronomici più deboli si perdono in questa luminosità di fondo. Nello spazio questo problema è del tutto assente. Il fondo-cielo è perfettamente buio e spiccano anche gli oggetti più deboli.

(Un “oceano di luci cittadine” nella pianura veneta. L’inquinamento luminoso ha costretto gli astronomi a costruire gli osservatori sempre più lontani dalle città, in luoghi di montagna o desertici).

 

Non dobbiamo dimenticare un altro vantaggio dell’osservazione nello spazio: non ci sono mai serate nuvolose! Il tempo di osservazione è massimo.

E adesso, dopo avervi spiegato per quali motivi il telescopio spaziale Hubble è così potente, vi lascio guardare questo filmato che mostra le 100 immagini più belle che ha ripreso in più di 20 anni di onorato servizio. Sono immagini davvero straordinarie che hanno segnato la storia della moderna astronomia.

Buona visione a tutti.


giovedì 1 dicembre 2011

Il più grande albero di Natale Lego si trova a Londra

Ormai non manca molto a Natale e si comincia a parlare di alberi di Natale. Ogni anno si fa a gara per chi addobba l’albero di Natale più grande. A Londra, ad esempio, presso la stazione di St. Pancras c’è un albero di Natale alto 11 metri e mezzo e che sembra un normalissimo albero, ma se lo si guarda da vicino ci si accorge subito che è fatto nientemeno che con il LEGO!

Albero di Natale Lego

Si ritiene che questo sia il più grande albero di Natale mai realizzato con il Lego ed è stato ottenuto con 600000 mattoncini Lego ed è addobbato con oltre 1000 decorazioni. Il tutto ha una massa di oltre 3 tonnellate. La costruzione di questo meraviglioso ed enorme albero di Natale Lego è cominciata l’8 novembre 2011 ed è stata terminata il 24 novembre. L’albero Lego resterà in mostra fino al 4 gennaio 2012 in una posizione della stazione in cui sarà possibile vederlo molto bene. La cosa più bella è che quando le festività natalizie saranno finite, l’albero di Natale Lego verrà smontato, conservato e rimontato per le prossime vacanze di Natale! La costruzione è stata affidata a Bright Bricks, una società specializzata nella costruzione di grandi strutture con il Lego.

Nelle immagini sotto potete vedere alcuni dettagli.

L'albero di Natale Lego più grande del mondo

Addobbi dell'albero di Natale Lego

Per una Londra che si prepara per i Giochi Olimpici del 2012, questo albero di Natale Lego è una “nota di colore” in più per i visitatori della grande città inglese. Credo che sia una gioia per i bambini, ma è una ghiotta curiosità anche per gli appassionati Lego di qualsiasi età.


mercoledì 30 novembre 2011

Illusione ottica accidentale

Le illusioni ottiche si possono considerare come degli “inganni” visivi che ci mostrano che è il nostro cervello che elabora e interpreta la realtà che ci circonda. Molte illusioni ottiche sono state “costruite” per mostrare gli errori di percezione più comuni, altre invece si possono generare per puro caso. Ad esempio il sito Forgetomori ha segnalato questa foto (che riporto sotto) che ci mostra una vera a propria “illusione ottica accidentale”, classificabile come un’illusione ottica prospettica.

illusione ottica

Esistono le tavole di legno volanti? Occhiolino La fortuita presenza dell’ombra di una bandiera al vento nei pressi di quella tavola di legno, fornisce quella insistente sensazione che la tavola di legno sia sospesa in aria. Bello, no? Sorriso Se si fosse assistito alla scena di persona questa sensazione non si sarebbe vissuta. L’effetto è dovuto al fatto che la foto trasforma una scena 3D in una scena 2D falsando, come avviene in questo caso, la prospettiva e la posizione degli oggetti.


martedì 16 agosto 2011

Planet Art

L'astronomia ha spesso ispirato gli artisti antichi e moderni. Un caso di arte ispirata dall'astronomia è quello di David Fuhrer che ha creato delle meravigliose rappresentazioni 3D dei pianeti del Sistema Solare. C'è da dire che i colori dei pianeti non sono quelli reali. Ad esempio il colore di Venere (il secondo a partire da destra) è dovuto ad una mappa radar in falsi colori della sonda Magellano. Invece le dimensioni sono accuratamente in scala.


In queste rappresentazioni Saturno sembra un vero oggetto d'arte, come vediamo nell'immagine sotto. Ve lo immaginate in un tavolino del vostro salotto? ;-) Molto elegante, direi!


sabato 6 agosto 2011

La cometa Garradd e Messier 15

Questa bella immagine è stata ripresa il 2 agosto 2011 e mostra la cometa Garradd (C/2009 P1) nello stesso campo dell'ammasso globulare M15. Quest'ultimo è formato da 100000 stelle e si trova a circa 35000 anni luce di distanza dalla Terra. La cometa Garradd è stata scoperta dall'astronomo G. J. Garradd (del Siding Spring Observatory, in Australia) nel mese di agosto del 2009. In questo momento la cometa appare nella costellazione di Pegaso ad una distanza di 13 minuti luce dalla Terra. Per il momento la cometa Garradd ha una luminosità corrispondente alla magnitudine 9 (invisibile ad occhio nudo) ma diventerà più brillante nei prossimi mesi. Dovrebbe diventare visibile ad occhio nudo nel mese di Febbraio 2012.

La cometa Garradd (in alto a sinistra) e l'ammasso globulare M15 (in basso a destra)

venerdì 15 luglio 2011

Fenomeni rari: foto di bolle ghiacciate nell'acqua di un lago

Fenomeni rari? Questa è una foto davvero spettacolare di un fenomeno raro. Si tratta di bolle che sono rimaste congelate poco al di sotto della superficie di un lago. Questa immagine è stata catturata nel periodo invernale in una zona arida delle Montagne Rocciose Canadesi. La temperatura al di sotto di -30 °C e la mancanza di precipitazioni nevose hanno permesso di mantenere la superficie del lago "pulita". Questo ha messo in evidenza le bolle ghiacciate dovute alla risalita di aria dal fondo del lago. Questi fenomeni mostrano come in certi casi la diminuzione di temperatura possa essere repentina in certe zone fredde del nostro pianeta.

sabato 18 giugno 2011

Nebulosa Lanterna Verde

In questa bellissima immagine possiamo vedere una straordinaria nebulosa di un colore smeraldo brillante fotografata dal telescopio spaziale Spitzer della NASA. Questa nebulosa somiglia molto agli anelli del potere forgiati dai personaggi dei fumetti chiamati Lanterna Verde provenienti dall'immaginario pianeta Oa. Gli astronomi in effetti ipotizzano che questa nebulosa sia stata formata dalla potente emissione di alcune stelle giganti blu di classe spettrale O.

Questo splendido oggetto si chiama RCW 120 ed è una regione di gas caldo e polvere incandescente circondata dalle nubi di gas oscure che si possono ammirare nella zona della coda della costellazione dello Scorpione. In realtà questa bolla di gas è visibile nell'infrarosso, cioè nelle lunghezze d'onda a cui è sensibile il telescopio Spitzer, dotato di rivelatori che appunto rilevano le radiazioni infrarossi. Al centro dell'anello si trovano due stelle giganti blu che, con la loro "pressione di radiazione", letteralmente hanno "spazzato via" le polveri e i gas lontano da esse.

Questo tipo di "bolle" di gas non sono affatto rare all'interno delle regioni galattiche che corrispondono alle braccia a spirale o comunque a tutte le regioni di intensa formazione stellare. Il telescopio Spitzer infatti ne ha osservate molte altre.




sabato 11 giugno 2011

Supernove nella Galassia Vortice

 

Dove esplodono le supernove nelle galassie? Ovviamente la maggior parte delle esplosioni avvengono nelle zone di forte formazione di stelle di grande massa, quindi queste sono situate nelle braccia a spirale ricche di stelle blu. Siccome le stelle giganti blu hanno un ciclo vitale molto breve, non hanno il tempo di allontanarsi molto dal luogo in cui sono nate e quindi nascono e muoiono restando all’interno delle braccia a spirale della galassia.

La notizia è che negli ultimi 6 anni due supernove di tipo II, che rappresentano le esplosioni di stelle di grande massa giunte alla fine del loro ciclo vitale, sono state osservate nella vicina galassia M51 (chiamata Galassia Vortice). In questa foto possiamo vedere il confronto tra la posizione della supernova SN2005cs (fotografata il 7 luglio 2005) e la supernova SN2011dh (fotografata il 7 giugno 2011) che è stata scoperta nel mese di maggio.

Due supernove in soli sei anni nella stessa galassia sono davvero una coincidenza molto rara, ma potrebbero essere anche l’indice di una grande attività nel ciclo nascita-morte delle stelle in questa bellissima galassia visibile anche con piccoli telescopi.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)


martedì 7 giugno 2011

Eruzione del vulcano Puyehue in Cile

 

Sabato 5 giugno 2011 un vulcano che appartiene al complesso vulcanico Puyehue-Cordon Caulle nella zona sud del Cile è entrato in eruzione dopo un periodo di inattività durato più di 50 anni. Il governo cileno ha evacuato immediatamente centinaia di residenti. La colonna di cenere del vulcano si è innalzata per oltre 10 chilometri e si è estesa fino a superare il confine della vicina Argentina.

L’area del vulcano è anche stata colpita da numerose scosse telluriche soprattutto nella giornata di sabato. Le scosse si susseguono con un ritmo di 230 ogni ora. Quelle che vi mostro sono alcune foto davvero spettacolari di questa eruzione.

Alcuni fulmini prodotti all’interno della nube di cenere.

 

Questa è la nube di cenere del vulcano Puyehue in tutta la sua spettacolare maestà.

 

In questa foto satellitare della NASA vediamo la nube di cenere che si estende nell’atmosfera.

 

Un elicottero passa nelle vicinanze della nube di cenere.

 

Un’altra spettacolare immagine dell’eruzione del vulcano Puyehue in Cile. Il vulcano si trova nei pressi della città di Osorno.

 

Meravigliosi giochi di colore della nube di cenere del vulcano Puyehue al tramonto.


martedì 17 maggio 2011

Una notte stellata in Islanda

 

Ci sono alcune notti in cui il cielo è un vero spettacolo. La notte raffigurata in questa meravigliosa foto non è solo uno spettacolo, ma è anche l’immagine che ha vinto un premio internazionale in un concorso di fotografia astronomica. La foto è stata fatta circa due mesi fa (il 10 marzo 2011) nei pressi del lago Jökulsárlón, il più grande lago ghiacciato presente in Islanda. La foto è stata ottenuta da una combinazione di sei esposizioni da Stéphane Vetter. Si possono vedere non solo due meravigliosi archi di aurora boreale, ma anche il loro riflesso sulla placida superficie del lago.

Sullo sfondo del cielo è ben visibile la fascia luminosa della Via Lattea, l’ammasso aperto delle Pleiadi e la galassia di Andromeda.

Le espulsioni di massa coronale sono la causa delle aurore polari. Man mano che il Sole si approssima al suo massimo di attività (previsto tra il 2012 e il 2013), ci si aspetta di vedere immagini di aurore polari ancora più spettacolari.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)


mercoledì 11 maggio 2011

Ragazze in bikini… di epoca romana!

 

Quando fu inventato il costume da bagno detto bikini? Dalle foto che vi facci vedere capiremo subito che il bikini non è per nulla una moda moderna. Nelle immagini di questo post, possiamo infatti vedere i famosi mosaici della Villa Romana del Casale, presso Piazza Armerina (EN) che mostra delle ragazze in bikini. Ovviamente non si trattava di costumi da bagno, ma di “indumenti sportivi”. In epoca romana infatti non esisteva il concetto di “bagno a mare” che nascerà solo molto più tardi, intorno al 1870.

I mosaici mostrano diverse ragazze impegnate in attività sportive mentre indossano il bikini.

Ragazze in bikini Villa del Casale Piazza Armerina

 

Ragazze in bikini Villa del Casale

 

In questo dettaglio possiamo vederne due mentre giocano con la palla.

Ragazze in bikini Villa del Casale 2

 

In quest’altro dettaglio possiamo vederne una impegnata nel gioco con i pesi (a sinistra) e nel lancio del disco (a destra).

Ragazze in bikini Villa del Casale 3

 

La Villa Romana del Casale fu costruita tra il III e il IV secolo d.C. Si tratta di una delle più straordinarie testimonianze della civiltà romana ed è ancora ben conservata. Andate a visitarla, se vi capita di passare nelle vicinanze di Enna! Sorriso Non ci sono solo le ragazze in bikini, ma anche altri mosaici davvero meravigliosi.


Due placche tettoniche si allontanano: alcune foto meravigliose!

 

E’ possibile visualizzare in qualche modo l’allontanamento di due placche tettoniche? Esiste uno stupendo fondale dell’Islanda in cui questo notevole spettacolo è ben visibile, come documentato da queste spettacolari foto. L’Islanda è una zona in cui si stanno separando le due placche Euroasiatica e Nord Americana. Anche se sappiamo che il movimento tra placche tettoniche è un movimento molto lento, può comunque lasciare tracce ben visibili anche in tempi relativamente brevi.

Alex Mustard, 36 anni, è un sub inglese che ha documentato, con queste meravigliose immagini subacquee, il movimento delle placche tettoniche, o almeno le “prove” di questo movimento.

La zona dell’Islanda è attraversata dalla dorsale medio atlantica, una catena montuosa quasi del tutto sottomarina da cui sgorga continuamente magma proveniente dal mantello terrestre. La continua fuoriuscita di nuovo materiale dalle profondità è proprio ciò che provoca l’allontanamento delle placche. Nelle foto possiamo vedere dei meravigliosi canyons sottomarini che testimoniano l’avvenuto allontanamento delle due placche tettoniche.

La prima cosa che si nota è che l’acqua è davvero limpidissima; lo stesso Mustard ha detto che si tratta dell’acqua più limpida in cui gli sia mai capitato di immergersi.

 

 

Nell’immagine sotto possiamo vedere le placche tettoniche del nostro pianeta. Possiamo vedere come l’Islanda si trovi in una linea di contatto (faglia) tra la placca Nord Americana e quella Euroasiatica.


sabato 30 aprile 2011

Fotografie al microscopio

 

Il mondo microscopico è davvero affascinante. Tutti abbiamo almeno una volta osservato qualcosa al microscopio e siamo rimasti stupiti di fronte al nuovo universo che ci si è aperto davanti. Il microscopio è lo strumento che ci permette questi “viaggi” nel mondo degli oggetti e degli esseri viventi troppo piccoli per essere visibili ad occhio nudo.

Nonostante i primi microscopi siano stati costruiti solo nel XVI secolo, ci hanno permesso scoperte davvero straordinarie. In questo filmato possiamo vedere una sequenza di immagini riprese al microscopio di microorganismi. E’ un piccolo viaggio tra batteri, alghe è tanti altri minuscoli abitanti del nostro pianeta che non abbiamo la possibilità di vedere ad occhio nudo, ma che sono assolutamente fondamentali per la vita sulla Terra.

In fondo i primi esseri viventi che hanno colonizzato questa nostra piccola roccia vagante nello spazio erano molto più simili a questi microorganismi che agli animali o alle piante che possiamo vedere ad occhio nudo. Quando guardiamo delle immagini o delle fotografie al microscopio di esseri viventi quindi, non facciamo solo un viaggio nel mondo dell’infinitamente piccolo, ma anche un balzo indietro nel tempo di alcuni miliardi di anni, quando la vita sulla Terra era appena nata.

Buona visione del filmato.

Fotografie al microscopio


martedì 12 aprile 2011

50 anni fa il primo uomo nello spazio

 

Il 12 aprile 1961, il cosmonauta sovietico Yuri Alexseyevich Gagarin divenne il primo uomo nello spazio. A bordo della sonda spaziale Vostok 1 pilotata con controllo remoto, arrivò ad un’altezza di 320 chilometri e orbitò attorno al pianeta Terra. Commentando la sua prima visione dello spazio disse: “Il cielo è molto scuro; la Terra è blu. Si vede tutto molto chiaramente”. Ciò che vide somiglia sicuramente a ciò che possiamo vedere anche noi in questa immagine presa dalla Stazione Spaziale Internazionale nel 2003.

Alan Shepard, il primo astronauta degli Stati Uniti, fu mandato nello spazio più di un mese dopo in un breve volo suborbitale.

Gagarin nacque il 9 marzo del 1934 ed era un pilota militare prima di essere scelto per fare parte del primo gruppo di cosmonauti nel 1960. Dopo il suo storico primo volo nello spazio divenne un eroe internazionale e una vera leggenda. Morì durante un volo di esercitazione a bordo di un MIG nel 1968. Gagarin ebbe un funerale da eroe e le sue ceneri riposano presso il Cremlino. Venti anni dopo, il 12 aprile 1981, la NASA lanciò il primo space shuttle.


sabato 9 aprile 2011

Bellezze del mare: gli alieni delle profondità

 

Alexander Semenov è un biologo marino ma è anche un eccezionale fotografo che cerca in ogni modo di mostrare la bellezza delle creature sottomarine. Queste bellissime immagini sono state realizzate presso la White Sea Biological Station, una struttura di ricerca che fa capo all’Università di Stato di Mosca. Le foto sono davvero stupende e queste creature degli abissi marini sono dei veri e propri “alieni” perché i fondali marini in realtà rappresentano letteralmente “un altro pianeta” per gli organismi biologici che vi si sono adattati.

Guardate le foto e meravigliatevi! Occhiolino

 

 

 


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...