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martedì 11 ottobre 2011

Eliminare il cattivo odore delle scarpe

Spesso le scarpe dopo un po’ di tempo di uso intenso fanno talmente tanto cattivo odore che viene voglia di buttarle. Ma come si possono profumare le scarpe?

eliminare il cattivo odore delle scarpe

Un profumatore naturale può essere preparato mescolando 3/4 di amido di riso o di mais con 1/4 di bicarbonato di sodio dentro un ampio contenitore. Aggiungere 10 gocce di olio essenziale alla menta e mescolare finché la miscela non diventi abbastanza omogenea.

Il potere assorbente dell’amido e l’azione antibatterica del bicarbonato combinato con il profumo di menta dell’olio essenziale fa di questo preparato un deodorante in polvere veramente efficace.

Per conservarlo, potete usare un barattolo di talco ormai vuoto o, preferibilmente, un contenitore ermetico. Oltre che nelle calzature questo deodorante naturale può essere utilizzato per i piedi dopo un pediluvio rilassante.

Un altro deodorante può essere preparato mescolando 50 g di timo al limone essiccato ridotto in polvere finissima e 50 g di argilla verde ventilata. Il prodotto ottenuto deve essere conservato in un barattolo di vetro asciutto e utilizzato per strofinare i piedi oppure mettendone un po’ all’interno delle scarpe prima di riporle.


venerdì 30 settembre 2011

Nino Frassica e Frate Antonino da Scasazza

Nella primavera del 1985 avevo ancora 16 anni. Sono sempre stato un tipo che ride abbastanza facilmente a volte fino allo sfinimento, ma non mi era mai capitato di sentirmi male dalle risate fino a quelle tarde serate della primavera del 1985. Sto parlando delle risate che mi provocavano i dialoghi televisivi di Nino Frassica.

Frate Antonino da Scasazza

Nino Frassica era una new entry (ora si dice così) della televisione e durante la ormai “mitologica” trasmissione Quelli della Notte (presentata da Renzo Arbore) interpretava un umile frate detto Frate Antonino da Scasazza.

Fu un successo incredibile per il comico Nino Frassica e una rivelazione per i telespettatori italiani. L’umile frate era una continua gaffe di citazioni, di parole, di date, di neologismi surreali. Non era uno stile del tutto originale perché anche Totò e Peppino de Filippo si erano cimentati con la comicità delle gaffe dettate dall’ignoranza, ma non avevano mai approfondito questo filone fino alle estreme conseguenze.

Frassica invece lo fa con un risultato clamoroso. Alcune delle sue frasi sono rimaste nella storia. Per citarne sono alcune: “vi racconto un nanetto”, “il nano più alto del mondo”, “era una notte di caldo glaciale”, “era il 26-27-28-29-30-31 luglio del 1555, lira più lira meno”, “è uguaglio”, “non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello!”, “i peccati della capitale”, e ce ne sono tantissimi altri.

Ho selezionato questo filmato, tra i tanti che ho trovato su YouTube, per ricordare la comicità davvero straordinaria e totalmente priva di volgarità di Nino Frassica quando interpretava Frate Antonino da Scasazza.

Buona visione a tutti.


domenica 25 settembre 2011

Cos’è l’orienteering

L'orienteering è uno sport che si può praticare individualmente o in squadra e consiste in una competizione su un territorio naturale nel quale si corre seguendo un percorso libero.

Gli atleti devono transitare da alcuni punti di controllo fissi, segnalati da lanterne colorate; l'avvenuto passaggio viene segnato su un apposito cartellino con una punzonatrice o, nelle gare ufficiali, con un chip, un dispositivo elettronico che memorizza il tempo di passaggio dell'atleta.

Per orientarsi gli atleti possono utilizzare una carta topografica (caratterizzata da segni convenzionali utilizzati in tutto il mondo) e una bussola. Vince chi arriva al traguardo nel tempo minore dopo essere transitato presso tutti i punti di controllo.

Spesso nelle gare di orienteering non trionfa l'atleta più veloce, ma colui che ha saputo orientarsi più rapidamente e scegliere il percorso migliore.

Esistono diverse discipline di orienteering:
•    corsa orientamento, a piedi (CO);
•    mountain bike orientamento, in bicicletta (MTBO);
•    sci orientamento, con gli sci da fondo (SCIO);
•    orientamento di precisione, nel quale il punteggio finale dipende dal numero di lanterne di cui si è riconosciuta correttamente la posizione.

A queste discipline si sono aggiunti nel tempo l'orientamento in canoa e l'orientamento a cavallo, che tuttavia rimangono specialità poco diffuse. L'orienteering è uno sport che permette di trascorrere le giornate all'aria aperta e di immergersi nella natura; esso è pertanto sempre più praticato.

Emilio Corona campione di CO

Emiliano Corona, campione di CO; in primo piano, a destra, la lanterna, elemento caratteristico di queste gare.

 

La storia dell'orienteering.

•    L'orienteering è nato in Scandinavia nell'Ottocento come forma di esercitazione militare; come attività sportiva, incominciò a diffondersi negli anni Trenta, ma uscì dai confini della Scandinavia solo all'inizio degli anni Sessanta.
•    Quando la Germania nazista, durante la Seconda guerra mondiale, occupò la Norvegia, Adolf Hitler proibì la pratica dell'orienteering, perché gli atleti norvegesi, con la loro dettagliata conoscenza del territorio, erano di grande aiuto per i gruppi della Resistenza.
•    Nel 1996, per svincolare I’orienteering dall'idea di "sport dei boschi", nacque il Park World Tour, un circuito di gare da svolgersi sul territorio delle città. I grandi orientisti hanno quindi gareggiato in famose città europee come Stoccolma, Budapest, Oslo; in Italia si sono tenute gare a Venezia e Assisi.
•    Il Campionato mondiale di questo sport fino al 2003 si è svolto due volte l'anno, mentre attualmente ha cadenza annuale.
•    Dal 2005 viene organizzato il Mediterranean Open Championship, un circuito itinerante a tappe che prevede gare di orienteering nel bosco. La partecipazione è aperta a tutte le nazionali del mondo, con particolare riferimento a quelle dell'area mediterranea.

 

Che cosa serve per fare orienteering?

La carta è un'immagine rimpicciolita del territorio, in cui si utilizzano segni convenzionali di vari colori per indicare le caratteristiche del terreno (boschi, laghi, zone paludose...) e le costruzioni particolari (case, chiese...). Tutte le carte presentano una scala, che indica quanto la distanza su carta è più piccola di quella reale. Ad esempio, se una carta è in scala 1: 25.000, un centimetro sulla carta corrisponde sul terreno a 25.000 centimetri (250 m).

Per rappresentare le irregolarità della superficie terrestre si usano le curve di livello, che uniscono i punti situati alla stessa altitudine. Più le curve di livello sono vicine tra loro sulla carta, più il terreno è ripido.

La base dell'orienteering consiste nel leggere la carta nella direzione di marcia. La carta va orientata secondo il terreno: questo significa che il Nord geografico deve coincidere con il Nord della carta.

Per determinare il Nord geografico, si usa la bussola, uno strumento che, sfruttando il campo magnetico terrestre, indica sempre il Nord.

 

Carta e bussola da orienteering 

Carta e bussola da orienteering.

 

Un atleta di MTBO

Un atleta di MTBO impegnato in una gara.

 

I simboli utilizzati

Sulla mappa che viene consegnata agli atleti nelle gare di orienteering sono segnalati:

•    la partenza, indicata con un triangolo
simbolo1


•    i punti di controllo predisposti indicati con un cerchietto rosso
simbolo2


•    l'arrivo, segnalato da due cerchi concentrici
simbolo3


Sul terreno i punti di controllo sono segnalati da lanterne di colore arancione e bianco con una sigla di riferimento; normalmente le lanterne sono posizionate in prossimità di oggetti caratteristici rappresentati sulla carta.

Orientazione della bussola


La bussola deve essere disposta in piano e ruotata finché la punta (rossa) dell'ago magnetico non si trova nella "forchetta" nord. Ora, per orientare la carta, quest'ultima deve essere girata finché la direzione dell'ago magnetico non risulta parallela a quella del nord della carta. A questo punto la carta è orientata e la freccia direzionale della bussola indica la direzione d'avanzamento.


lunedì 1 agosto 2011

Prurito intimo: una malattia immaginaria?

Ovviamente il prurito intimo non è affatto una malattia immaginaria, ma avete notato quante pubblicità recenti inneggiano al "prurito intimo"? C'è un incredibile proliferare di questi prodotti che negli spot pubblicitari promettono di risolvere questo fastidio imbarazzante e quasi inconfessabile ;-) Sentiamo la ragazza che dice qualcosa come: "ho un prurito intimo..." e poi c'è sempre la soluzione giusta. Sembra quasi che il prurito vaginale sia uno dei problemi femminili più gravi! Che cosa è la disoccupazione o il precariato femminile in confronto al prurito intimo! Cosa sono le malattie che assillano l'umanità in confronto al prurito vaginale? Nulla, ovviamente...

E così in tv e su internet un esercito di esperti pubblicitari ha studiato una soluzione su misura per tutti (anzi, per tutte...). Si sono inventati un vero e proprio disturbo fantasma e lo hanno fatto diventare un business. Ogni minimo prurito lì sotto ha bisogno di un prodotto specifico per essere curato. Non cercate la causa del prurito (che potrebbe anche essere abbastanza seria...) usate il prodotto, e via! Ma adesso vediamo di sdrammatizzare questa situazione di prurito intimo e ci guardiamo questa parodia di un possibile spot pubblicitario sul problema più grave delle donne ;-). Buona visione a tutti.

domenica 29 maggio 2011

Origami istruzioni video

 

L’arte giapponese dell’origami ebbe origine nel diciassettesimo secolo ma si è trasformato con il passare del tempo in una forma di arte moderna. La parola origami significa piegare la carta. L’origami infatti è l’arte di trasformare un foglio di carta in una vera e propria “scultura” piegandolo con magistrali tecniche. E ammirando le immagini e i filmati di questo post vedremo che ne vengono fuori delle sculture davvero stupende e in qualche modo stupefacenti.

Una curiosità: nonostante esista una carta creata specificatamente per l’origami, qualsiasi tipo di carta è utile per creare un origami.

Per tutti coloro che non hanno familiarità con le tecniche dell’origami, i seguenti filmati potrebbero essere utili per imparare alcune tecniche di base.


Come fare un pinguino origami (istruzioni)

 

Eccone uno un po’ più difficile da creare Occhiolino


Come fare una tazzina origami (istruzioni)

 

Ed ecco una tazzina origami molto più complicata.


Come fare la classica barchetta di carta origami (istruzioni)

 

Questa barchetta di carta invece l’ha fatta un vero artista Sorriso


Come fare un gatto origami (istruzioni)

 

Questo gatto origami è certamente più complicato da realizzare.


Come fare una rana origami (istruzioni)

 

Questa rana origami è molto più artistica.


sabato 30 aprile 2011

Cosa guarda un uomo in una donna?

 

Per molti(e) quella del titolo è una domanda oziosa. Ma se si vuole procedere scientificamente occorre attenersi alle statistiche! Per questo motivo ho trovato questo grafico molto interessante che mostra cosa guarda un uomo quando incontra una donna. Non c’è dubbio, osservando il grafico, che l’intelligenza non è molto ammirata, mentre la personalità colpisce certamente molto di più. Ma sono altre le caratteristiche che vanno per la maggiore e secondo me tra queste c’è sicuramente l’aspetto fisico. Quindi niente di nuovo sotto il sole…

La superficialità dei maschi ne esce confermata, in definitiva.

Se il grafico vi sembra strano non vi preoccupate, siete voi che avete le traveggole Sorriso


giovedì 21 aprile 2011

Sono stato all’IKEA di Catania

 

Alcuni giorni fa, era esattamente un giovedì, sono stato per la prima volta all’IKEA di Catania. Dopo l’apertura, avvenuta il 9 marzo 2011, ancora non avevo avuto la possibilità di recarmi in questo nuovo grande negozio emblema della “svedesità” importata in tutto il mondo Occhiolino

IKEA

Dopo avere dedicato già alcuni articoli (e non tutti positivi) riguardo all’IKEA di Catania, non potevo non andare a fare un sopralluogo personalmente. Così insieme a mia moglie, a bordo della mia fidatissima utilitaria, partendo da casa arriviamo all’IKEA dopo un rapido (ma non troppo) percorso in tangenziale durato poco meno di mezz’ora.

Siamo arrivati verso le 9:30 ed ho scoperto che il negozio vero e proprio apre alle 10:00. Colpa mia, lo sapevo, ma l’avevo dimenticato e prima di partire non avevo controllato l’orario di apertura da questo stesso blog o dal sito ufficiale dell’IKEA.

Poco male, trovo il grande parcheggio (con pensiline dotate di pannelli solari) quasi vuoto e così ci avviamo all’ingresso. Una voce avverte che al bar verranno offerti biscotti tipici “svedesi”, caffè e succhi di frutta. Il tutto gratis, ovviamente Occhiolino

Dopo avere fatto incetta di biscotti (davvero buoni), attendiamo per qualche minuto l’apertura. Non c’è una folla fastidiosa e abbiamo il tempo di prendere il carrellino e una grande busta gialla per contenere tutto ciò che si vuole acquistare. La prima cosa che abbiamo notato, io e mia moglie, è il tipo di clientela. Sembravano tutte persone di cultura medio-alta e mai troppo giovani. Ovviamente questo nostro giudizio è del tutto soggettivo ed è basato solo sull’aspetto esteriore delle persone che si vedevano girare per il negozio, quindi va preso come “pura impressione”.

Dopo avere fatto un largo (e lungo) giro tra gli immensi locali ed avere visto un po’ di tutto (e dopo avere stampato la carta IKEA family direttamente da una stampante apposita) si sente ancora una voce che avverte che, essendo giovedì, tutto ciò che viene ordinato al ristorante verrà scalato dal conto finale se si supera una spesa di 50 euro. Quale migliore occasione! Occhiolino La cassettiera che abbiamo scelto io e mia moglie ha un prezzo di 80 euro. In pratica possiamo mangiare gratis Occhiolino. Nessuno può resistere ad un’occasione simile.

Quindi ci rechiamo al ristorante e al self service scegliamo qualcosa che ci piace. Si mangia bene, anche se ovviamente non è un ristorante di lusso. Diciamo che è come trovarsi in un ottimo autogrill di dimensioni colossali Sorriso e con qualche specialità svedese.

Dopo avere mangiato torniamo ai nostri acquisti e stanchi della lunga camminata andiamo al self service per prelevare la cassettiera che avevano scelto. Tutte le scatole che contengono i kit di montaggio dei mobili si trovano sistemate su enormi scaffali numerati e sono i clienti stessi che le prelevano con i carrelli. Ovviamente se si tratta di mobili piccoli, per quelli grandi si deve chiamare il personale.

A questo punto le casse ci aspettano per pagare il conto e dopo questa lunga mattinata ce ne torniamo a casa. Ma appena arrivati a casa c’è l’ultimo scoglio da superare: il MONTAGGIO! Sorriso

Devo dire che non è stato difficile, in due ci abbiamo messo circa un’oretta per montare una cassettiera con quattro cassetti. Qualcuno ci avrebbe molto messo molto meno, ma noi siamo lenti Occhiolino

La qualità del mobile non è straordinaria (per niente migliore di altri prodotti di aziende come Conforama, ad esempio), ma il design è davvero notevole. Qualità sufficiente, ma estetica ottima.

In definitiva ci è sembrata un’esperienza soddisfacente che consiglio di fare a chi non c’è ancora andato. Soprattutto in questo periodo in cui non c’è più la folla stratosferica dei giorni dell’inaugurazione.


martedì 19 aprile 2011

Come costruire un robot spazzolino!

 

Costruire un robot è un’impresa esclusiva di grandi centri di ricerca, di grandi industrie o degli “scienziati pazzi” dei film di fantascienza? Niente affatto! Costruire un piccolo robot non è una cosa così difficile, come possiamo vedere in questo breve filmato, purché siamo disposti ad accontentarci di qualcosa di molto “modesto”.

Basta il vibratore di un cellulare vecchio, una pila e la testa di uno spazzolino. Ovviamente in questo modo non otterremo una “intelligenza artificiale”, ma un simpatico robot (o quasi) che è in grado di scorrazzare in qualsiasi superficie liscia con dei bordi che siano in grado di farlo rimbalzare per tornare indietro. Niente di speciale, quindi, ma è una cosa abbastanza divertente, quindi se si ha un po’ di tempo da perdere e si possiede un vecchio cellulare che non si usa più, perché non provare?

Per estrarre il vibratore del cellulare occorre estrarre la batteria e poi smontare la struttura che protegge i vari chip, possibilmente forzandola con un cacciavite. Tra i vari chip ci sarà anche il dispositivo per la vibrazione del cellulare. In questa operazione, oltre a cercare di non farsi male, occorre stare attenti a non spezzare i contatti in rame del dispositivo, perché saranno quelli che devono fare contatto con la pila.

Adesso vi lascio al filmato su come costruire un robot spazzolino.

Buona visione.

Come costruire un robot spazzolino


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domenica 27 marzo 2011

L’isola senza tempo, anzi, con due orari diversi!

 

Lo sapevate che la piccola isola di Märket (di soli 300 metri) nel Mar Baltico appartiene sia alla Svezia che alla Finlandia? Fin qui nulla di strano, però il problema sorge quando ci accorgiamo che Svezia e Finlandia appartengono a diversi fusi orari. Quindi nell’isola ci sono due orari diversi!

La cosa più curiosa, però, è che quando la Finlandia costruì un faro lo poté fare nella parte dell’isola appartenente alla Svezia, cosicché nel 1981 la linea di confine dei fusi orari fu modificata in modo tale che il faro cadesse nella zona del fuso orario della Finlandia, assicurando però una equa divisione della superficie dell’isola.

Nella foto sotto possiamo vedere questa curiosa situazione.

L'isola con due orari

Potremmo dire che Märket è l’isola senza tempo, anzi, l’isola con due orari diversi! Pensate a qualcuno che esce dal faro e si dirige verso quella barca. Dovrà regolare l’orologio? ;-)


martedì 22 marzo 2011

Eolo

 

Eolo è il dio dei venti nella mitologia greca e figlio di Poseidone, vive nell'isola di Lipari, nelle Eolie, con i sei figli e le sei figlie godendo di perenni feste. La sua prerogativa è quella di governare i venti, eccitandoli o frenandoli a sua volontà. In un episodio dell'Odissea, Ulisse approda all'isola di Eolo, che lo accoglie amichevolmente e lo ospita per un mese. Al momento della sua partenza gli consegna un otre dove stavano rinchiusi tutti i venti, fuorché quello che doveva portare direttamente Ulisse a Itaca. ma i compagni di Ulisse, mentre lui dorme, pensando che l'otre fosse pieno di vino lo aprono, scatenando una tempesta che riporta la nave alle isole Eolie. Ma Eolo, indovinando che Ulisse, a causa dei guai che gli capitano, sia vittima della collera di qualche Dio, non vuole più avere nulla a che fare con lui e lo caccia via.

Da Eolo deriva l’aggettivo “eolico” che riguarda tutto ciò che deriva dall’azione del vento (energia eolica, erosione eolica, ecc…).


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sabato 26 febbraio 2011

Il bikini solare

 

Quando si indossa un bikini a energia solare si può stare tutto il giorno in spiaggia ascoltando la propria musica preferita senza il rischio che il proprio iPod si scarichi! Sorriso

Per questo motivo Andrew Schneider ha progettato questo costume da bagno dotato di pannelli solari fotovoltaici a film sottile e di un collegamento USB. Si tratta di una curiosità che è stata sviluppata dall’Interactive Telecommunications Program dell’Università di New York. La versione maschile del costume da bagno è in via di sviluppo Occhiolino

bikini solare


mercoledì 2 febbraio 2011

Gamba amputata?

 

Che fine ha fatto la gamba dell’atleta visibile nella foto? Si tratta di una foto che è stata alterata con photoshop. Basta guardare la sfocatura sotto la coscia e nella linea del polpaccio per capire che qualcosa è stato fatto.

La gamba è stata amputata, per fortuna solo con photoshop Sorriso.

La foto l’ho mostrata per fare capire come molte immagini che circolano su internet possono essere facilmente “truccate” anche da chi ha scarse conoscenze di photoshop o di programmi similari. Pensate a come è facile creare immagini false, di falsi UFO, di falsi fantasmi o di falsi quellochevoletevoi.

Quindi bisogna sempre tenere gli occhi bene aperti Sorriso


sabato 22 gennaio 2011

Turbina eolica per produrre corrente elettrica? No, per lanciarsi con il paracadute!

 

Le turbine eoliche sono sempre più diffuse in tutti i territori del mondo. Da questi moderni “mulini a vento” che producono corrente elettrica ci si aspetta molto nei prossimi decenni e cioè che possano contribuire ad abbattere l’inquinamento atmosferico e la crisi del petrolio.

In questo filmato si vede un uso un po’ particolare delle turbine eoliche e che ne fa uscire un aspetto un po’ spericolato. Approfittando del fatto che le grandi turbine eoliche hanno un’altezza che supera anche i 100 metri, qualcuno ha pensato bene di usarle come piattaforma per gli sport estremi!

Alcuni appassionati di sport estremi sono saliti in cima ad una grande torre eolica e si sono lanciati con il paracadute! Guardare per credere.

Buona visione del filmato:


mercoledì 17 novembre 2010

Problemi con le donne risolti ad un prezzo competitivo!

 

Le insegne dei negozi spesso promettono occasioni davvero da non perdere. E’ il caso di questo negozio che, con una somma compresa tra i 10 e i 20 euro, ti risolve definitivamente qualsiasi problema con una donna. I misogini sono invitati in massa: a questo prezzo è un vero affare!

problemi con le donne

Ma non basta. Nel caso in cui i problemi si fossero presentati con la moglie, il negozio, per una somma di poco maggiore, propone quest’altra vantaggiosa offerta:

problemi con la moglie

Cosa si può chiedere di più? Sorriso Direi almeno che le scritte delle insegne non siano scritte così male da fare sbellicare dalle risate Occhiolino

Mi postate nei commenti qualche altra insegna “equivoca”?

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venerdì 29 ottobre 2010

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ecco la risposta…

 

Il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ogni volta che sento questa frase mi vengono in mente quei famigerati (e ormai molto diffusi) corsi di “crescita personale” in cui improbabili imbonitori che sfoggiano conoscenze di psicologia (che non hanno) cercano di convincere le persone che bisogna essere “ottimisti” o qualcosa del genere.

Ma il bicchiere è mezzo pieno… o mezzo vuoto?

Se vogliamo proprio “aprire la mente” dobbiamo osservare questa immagine:

bicchiere

La risposta è che il bicchiere è sempre pieno! :-)

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venerdì 8 ottobre 2010

I gesti degli italiani

 

Di solito si dice che gli italiani gesticolano molto e probabilmente è assolutamente vero. I gesti tipici degli italiani sono davvero tantissimi ed è difficile farne una classificazione completa, anche perché cambiano (anche di molto) a seconda della zona dell’Italia. In queste tre immagini possiamo vedere molti gesti italiani (i più comuni e comprensibili) e, visto che, come notate, sono state realizzate in inglese, sono anche uno specchio di come ci vedono al di fuori del nostro Paese. Devo dire che i significati dei gesti li hanno saputi interpretare molto bene.

Ecco a voi “i gesti degli italiani”. Divertitevi a volontà Occhiolino e vedete quanti ne conoscete.

gesti degli italiani

 

gesti degli italiani

 

gesti degli italiani

martedì 28 settembre 2010

Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, è diventato più ricco del CEO di Apple!

 

mark zuckerberg facebook La rivista Forbes ha pubblicato la lista dei primi 400 uomini più ricchi d’America. I risultati mostrano che il CEO (CEO = Chief Executive Officer, che sarebbe il corrispettivo dell’amministratore delegato in Italia) di Facebook, Mark Zuckerberg, ha superato il CEO di Apple Steve Jobs.

In cima alla classifica domina incontrastato, e in effetti ce lo saremmo aspettato, Bill Gates. Gates infatti ha un patrimonio stimato di 54 miliardi di dollari. Al secondo posto abbiamo Warren Buffett, con un patrimonio di 45 miliardi di dollari, e poi viene Larry Ellison, il fondatore di Oracle con 27 miliardi di dollari.

Ma la cosa che ha destato più sorpresa è che Mark Zuckerberg, che ha solo 26 anni, fondatore di Facebook, adesso è diventato più ricco di Steve Jobs, con un patrimonio di 6,9 miliardi di dollari contro i 6,1 miliardi di Jobs. I due sono rispettivamente il numero 35 e il numero 42 d’America.

Zuckerberg però non sembra che stia usando i suoi soldi solo per scopi personali, vista la cospicua donazione (100 milioni di dollari) che ha fatto a favore delle scuole della città di Newark come riportato dal Wall Street Journal.

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venerdì 17 settembre 2010

Kit Kat gigante: 45888 calorie!

 

Avete mai visto un Kit Kat gigante? Questo si potrebbe chiamate Big Kat! Direi che è proprio spaventoso e non potevo fare a meno di farvelo vedere ;-) Le 45888 calorie di questo enorme Kit Kat spaventano ancor di più delle sue dimensioni. (Fonte: Regretful Morning).

Nell’immagine sotto potete vedere come è stato preparato.

Kit Kat gigante

E come è il prodotto finale:

Kit Kat gigante 1

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venerdì 27 agosto 2010

Il Potere della Fantasia va in vacanza

 

Ci vediamo in data 1 settembre 2010. Per qualche giorno mi disintossico dal computer e da internet ;-)

Arrivederci a presto :-)

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sabato 14 agosto 2010

Buon Ferragosto 2010 a tutti i lettori

 

Spero che sia un buon Ferragosto per tutti i lettori :-) Buone vacanze a tutti. Chi è in città si goda almeno le strade straordinariamente deserte ;-)

strada deserta a Ferragosto

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...