sabato 16 febbraio 2013

Perché si crede nella fine del mondo?

Perché le previsioni di fine del mondo riscuotono un "successo" sempre crescente? Per quale motivo, nonostante esse non si verifichino mai, continuano ad essere una vera e propria ossessione per moltissime persone? Sarebbe interessante capire quali sono le ragioni di natura antropologica, sociologica o psicologica per le quali le profezie apocalittiche possono risultare credibili.

In questo filmato questa tematica è affrontata da Giuliano Bettella, coordinatore del Cicap - Friuli Venezia Giulia.

Ogni volta che la nostra paura della morte o della fine incontra qualcosa di apparentemente plausibile, ecco che scatta qualcosa dentro di noi che ci spinge quasi a "desiderare" la fine. E' la demonizzazione della tecnologia, della scienza, della razionalità che tanto avevano promesso nei secoli scorsi e che tanto hanno lasciato di irrisolto. Nonostante le grandi cose che la civiltà tecnologica ci ha dato, la nostra era è segnata dal desiderio (più o meno inconscio) che tutto questo sia destinato presto a finire.

Ma non vi anticipo altro, perché il discorso di Giuliano Bettella è davvero molto interessante ed illuminante. Buon ascolto e buona visione a tutti.

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