domenica 15 maggio 2011

Diventare famosi con un blog

 

Come si diventa famosi con un blog? Spesso basta indovinare l’argomento giusto, oppure anche solo il post giusto per diventare improvvisamente famosi facendo uso solo di un blog. Oppure il blog è fatto talmente bene, è talmente bello, oppure tratta i suoi argomenti in maniera così approfondita, accattivante o semplicemente con così tanta polemica, da diventare un punto di riferimento per tutti nella blogosfera.

Ovviamente tenere un blog di tal genere non è per nulla facile, ci vogliono le idee giuste e non sempre si possono avere di idee di qualità così elevata. Quindi non c’è una “ricetta” per diventare famosi con un blog? Avete indovinato, non c’è una ricetta e le variabili in gioco sono talmente tante che non è per niente facile prevedere se un blog (di ottima qualità) resterà per anni nella quasi totale invisibilità, oppure se “esploderà” come il capolavoro creato da un “guru” (o da vari guru) di internet.

to blog or not to blog

Si possono citare vari casi di “successo” di questo tipo. Uno dei casi più famosi (e inflazionati) è quello relativo a Robin Good. Chi non conosce Robin Good? Basta fare una ricerca su Google per avere una risposta più che soddisfacente. Ma il suo successo è dovuto realmente alla grande qualità del suo lavoro, oppure è un’abile azione di marketing? Il suo blog (che si chiama Master New Media) è davvero così “utile” per i navigatori? Per caso non somiglia a quelle “star” della canzone o del cinema che non sono poi così brave a cantare e a recitare, però il loro agente è così abile da farli sembrare chissà che cosa?

Potrei azzardare una risposta, ma non dovete prenderla per oro colato, io stesso ho qualche dubbio su ciò che sto per scrivere.

Secondo me bisogna analizzare i post di questo famoso blog. Sono post lunghi, anche più di 1000 parole, quindi sono post che in qualche modo tendono ad essere pieni di “parole chiave” per i motori di ricerca. Ma i contenuti sono davvero così “completi” come promesso? Intanto devo dire che i post sono strutturati con molti titoli e sottotitoli e i righi di testo hanno una spaziatura molto larga e sono inframmezzati da immagini e filmati. Io non sono mai riuscito a leggere un post di Robin Good fino in fondo! Provateci voi, e vedete se riuscite a non innervosirvi. Come articoli saranno dei capolavori di online marketing, ma non si riesce mai a trovare un punto centrale, il “nocciolo della questione” e si perdono un numerosi rivoli di elenchi di nozioni slegate tra loro. Se anche nell’articolo ci fosse qualcosa che mi interessa, non è per nulla facile trovarla.

A questo punto la mia personale conclusione è che un blog famoso o anche famosissimo non è detto che sia per forza un blog di “vera” qualità, utile, che fornisce informazioni e conoscenze fondamentali ai navigatori. Ovviamente un blog di grande qualità non è detto che sia obbligatoriamente conosciutissimo, potrebbe esserlo per coloro che lo apprezzano o che ne comprendono la vera utilità. Un blog come Master New Media trova la sua forza nel fatto che “tutti ne scrivono” (anche io), esattamente come tutti parlano del Grande Fratello anche se tutto sommato non è uno spettacolo così bello e interessante.

Alla fine non è seguendo i “guru” che si crea un blog che può diventare famoso, oppure che diventi un punto di riferimento. I casi di successo “degli altri” non ci riguardano. Questo che leggete non è un blog famoso in senso stretto, anche se un certo successo (crescente) lo ottiene, ma ci sono molti consigli dei “guru” che mi ostino a non seguire, ad esempio:

1) Il blog monotematico. Il blog secondo me più è monotematico e peggio è, contrariamente a ciò che predicano da anni i “guru” della blogosfera. I navigatori possono avere degli interessi molto estesi e variegati. Ad esempio sono attratti dalla tecnologia in generale e non solo dall’informatica. Oppure possono essere affascinati dalla scienza e non solo dall’astronomia. Infine possono semplicemente non avere nessuna passione particolare ed essere attratti dalle “curiosità” di qualsiasi tipo.

2) Il “post lungo”. I guru dicono che più il post e lungo e meglio è. Non è detto che sia per forza sempre così. Questo post sta diventando un po’ più lungo di quelli che scrivo di solito, ma non mi stupirebbe osservare che non sarà affatto tra quelli più letti di questo blog. Facciamo un esempio: se cerco sui motori di ricerca una filastrocca o una poesia, la lunghezza deve essere sempre quella e non 10 volte maggiore! Se cerco un’informazione ben precisa, l’importante è trovarla nella forma più chiara, concisa e sintetica possibile.

3) Dare consigli su come migliorare il proprio blog. Piuttosto preferisco “smontare” le argomentazioni di coloro che danno tali consigli, come ho cercato di fare in questo post.

A questo punto però un consiglio ve lo do: scrivete quello che volete e che vi piace, perché io me lo vengo a leggere sicuramente e così avete già trovato un lettore Occhiolino

Buon lavoro Sorriso


10 commenti:

  1. questo è uno dei post più lunghi che io abbia mai letto. gioverà anche in termini di accessi essere prolissi ma a me lettore frettoloso annoiano i concetti espressi on troppe parole.
    Non avrei potuto scrivere di meglio, centri appieno il mio pensiero

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  2. In realtà ogni concetto deve essere espresso da un appropriato numero di parole. C'è da dire che il monitor del computer, per quanto possa essere di buona qualità, non aiuta nella lettura di contenuti lunghi. Alzi la mano chi è riuscito a leggere un intero libro al computer!

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  3. Apprezzo cio' che hai scritto, sopratutto quando affermi che un blog di qualita' non è detto che sia conosciutissimo e che uno conosciutissimo non è detto che sia di qualità. Anche io gestisco un blog, ma nonostante cerchi da circa 7 mesi a ricercare argomenti mai trattati, piu' di 100 visite giornaliere non le tocco, eppure ci sono argomenti molto piu' interessanti di altri blog che sono ripetitivi e noiosi come le solite ricette cocktails, il problema e che in realta' per aver successo devi sapere cio' che piace alla gente e non cio' che ti piace altrimenti resterai sempre oscurato. Un altro problema sono gli stessi motori di ricerca, i quali svolgono un lavoro un po troppo parassitario, meccanico, basato su elementi troppo robotici, bisognerebbe che riuscissero realmente ad analizzare un post, pechè spesso la visibilità viene data a post che non valgono a nulla eppure restano li nelle prime posizioni

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  4. Considera che 7 mesi per un blog sono pochini, vedrai che il numero di visitatori aumenterà dopo i primi due anni, se insisti nel postare regolarmente. Purtroppo, come dici tu, i motori di ricerca usano degli algoritmi piuttosto ambigui. Mi è capitato che due miei post (di argomento molto simile) sono stati copiati e trascritti uno dopo l'altro per far sì che Google premiasse il "copione" mettendolo al secondo posto per quelle chiavi di ricerca.

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  5. Mi sono letto tutto il tuo post senza fermarmi ma chi è Robin Good?
    Io scrivo quello che mi piace e non mi interessa se il mio angoletto è poco visitato.
    Accontento me.
    Ciao

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  6. x rosy

    Fai bene, anche perché io verrò certamente a leggerti.

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  7. Mi chiedo se questo tuo post superi le 1000 parole, ad ogni modo sono riuscita a leggerlo tutto :-D Comunque concordo con la maggior parte delle cose che hai scritto.

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  8. Grazie siculadoc. Verrò spesso a leggere il tuo blog :-)

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  9. Ho letto il tuo post ed è molto interessante e proprio grazie a te ho pensato di far diventare il mio blog un mix di cose...non solo più monotematico! se poi va male me la prendo con te =P ! Vieni a trovarmi!

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