sabato 22 maggio 2010

Prodotta la prima cellula sintetica. La vita artificiale diventa una realtà.

 

Si tratta davvero di una notizia bomba! Leggiamola:

New York, 20 maggio. (Apcom) - Per la prima volta degli scienziati hanno creato una cellula sintetica, un batterio, completamente controllata da istruzioni genetiche costruite dall'uomo, in grado di sopravvivere e autoriprodursi. Un passo avanti fondamentale nella ricerca che rende la vita artificiale più vicina. La conquista scientifica è stata annunciata oggi da Craig Venter e Hamilton Smith, in un articolo sulla rivista Science. Costato 30 milioni di dollari, questo esperimento apre la strada ad una nuova frontiera nella biologia e alla manipolazione della vita, con le enormi implicazioni etiche che ne conseguono. La chiamiamo la prima cellula sintetica". ha detto Craig Venter, che nel 1995 insieme a Smith ha scoperto la prima sequenza di Dna di un organismo vivente, un altro batterio. Gli scienziati hanno manipolato Dna o parti di Dna da decenni ma la capacità tecnica di creare la vita offre un nuovo incredibile strumento di potere dell'uomo sulla natura. "Si tratta letteralmente di un punto di svolta nel rapporto tra l'uomo e la natura", ha detto il biologo molecolare Richard Ebright della Rutgers University. Con questa conquista è ora possibile concepire un mondo in cui nuovi batteri, e successivamente anche nuovi piante e animali, verranno concepiti su un computer e poi realizzati e cresciuti in un laboratorio. In termini di rapporto dell'uomo con la natura - commenta l'autorevole settimanale britannico Economist - potrebbe essere per il XXI secolo quello che la bomba atomica è stata per il XX. Nel breve periodo si può già immaginare che la biologia sintetica contribuirà a produrre medicinali migliori, raccolti più consistenti e carburanti meno inquinanti. Nel lungo periodo, i limiti saranno la fantasia e l'etica. Ci vorrà molto tempo prima che si arrivi a progettare della forme di vita su un computer portatile ma, scrive l'Economist, è inevitabile che prima o poi succeda. Per due motivi: la straordinaria rapidità, e il calo dei costi nell'analizzare le sequenze di Dna e nell'ottenere Dna sintetico. Una volta servivano anni e milioni di dollari per decodificare una sequenza Dna, oggi bastano pochi giorni e qualche centinaio di milioni. In tutto il mondo crescono a dismisura i database contenti genomi di ogni forma di vita, da piccoli virus agli alberi più alti. E il fatto che sintetizzare il Dna è diventato più rapido e veloce significa che presto chiunque potrà acquistare un Dna sintetizzato.

Ancora è difficile dire quali saranno le conseguenze dirette o indirette di una scoperta del genere, ma di sicuro qualcosa di importante potrebbe avvenire. Penso che si tratti di un vero balzo in avanti dell’ingegneria genetica e un “grande passo per l’umanità” :-) Personalmente ci vedo sempre qualcosa di positivo in eventi del genere.

Craig Venter

Craig Venter

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2 commenti:

  1. Una mia riflessione.
    Sarà interessante vedere se questi nuovi batteri artificiali, capaci di riprodursi, avranno una evoluzione genetica similare o diversa di quelli naturali. Il Cardinale Bagnasco ha parlato di intelligenza come dono di Dio, riferendosi probabilmente anche alla RAZIONALITA’ (che viene usata spesso dai cristiani, per dire che Dio ha fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza, proprio per la razionalità). Se fosse vero questo, anche gli ipotetici organismi discendenti da questi batteri artificiali dovrebbero avere, prima o poi, la stessa nostra razionalità. E qui non sono tanto d’accordo.
    Antonio Damasio, uno dei più grandi neuroscienziati viventi, ha affermato, in un suo libro tradotto in 19 lingue, che l’errore di Cartesio è stato quello di non capire che la natura ha costruito la razionalità umana, non sopra la regolazione biologica, ma a partire da questa e al suo stesso interno. Da qui ne scaturisce una costruzione progressiva della RAZIONALITA’ che si evolve con le esperienze. Questo viene confermato dal fatto che molti principi di meccanica quantistica e la stessa relatività ristretta di Einstein non vengono compresi razionalmente, ma ACCETTATI o meglio SUBITI sia per il formalismo matematico e sia per essere verificati sperimentalmente. La nostra razionalità non avendone mai fatto esperienza, infatti non li comprende. La razionalità si serve della matematica e della logica, ma non coincide con esse.
    Nulla esclude che organismi che hanno avuto esperienze diverse da noi e dai nostri antenati, raggiungano una diversa razionalità capace di intuire senza sforzo anche i concetti di meccanica quantistica, se ne faranno precoce esperienza.
    Tutto questo anche per confutare la presunzione di molti atei. Se l’uomo non ha mai fatto esperienza di Dio (ammesso che esista) come farebbe a comprenderlo con la sua razionalità (frutto di progressive esperienze evolutive)?
    Gli ATEI, inconsapevolmente, presuppongono che la razionalità, di cui tanto si vantano, sia caduta dal cielo (come per virtù dello SPIRITO SANTO), e poi pretendono di negare l’esistenza di DIO con la stessa razionalità. Non è così. Noi abbiamo una nostra razionalità umana frutto della nostra particolare evoluzione, che è sempre condizionata dalle limitate esperienze fatte.

    Ora, se ammettiamo la sua esistenza, possiamo conciliare evoluzionismo e creazionismo, con la teoria che Dio ha progettato i mattoni dell'universo (le stringhe) in un numero limitato e particolare, insieme a delle leggi fisiche come il NON LOCALISMO, in modo tale che l'evoluzione dal BIG BANG, pur essendo relativamente libera e casuale, avesse dei VINCOLI. Questi vincoli presupponevano che fosse PRATICAMENTE CERTO che, prima o poi, in uno dei 10 elevato a 500 universi paralleli (multiuniverso a 11 dimensioni secondo la M-TEORIA) si sviluppasse un organismo dotato di intelligenza e razionalità.

    Per cui Dio non ha programmato le singole evoluzioni o mutazioni genetiche (ora anche l'uomo con il suo libero arbitrio le modifica); ma l'uomo era lo stesso nel progetto, veramente intelligente, di Dio. Un Dio che ci trattasse come dei burattini o come componenti di un videogioco programmato, non mi sembra tanto intelligente; e qualcuno come Craig Venter potrebbe illudersi di essersi sostituito a lui, creando una cellula artificiale. Invece anche l'azione dell'uomo nel poter creare nuove forme di organismi viventi rientra sempre nel progetto complessivo di Dio. E si superano così anche le apparenti contraddizioni tra fede cristiana e biologia.

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  2. Il problema non si pone, anche perché in questo caso la scoperta è un duro colpo solo per quei religiosi che tendono ad una visione quasi "superstiziosa" di Dio e che non conoscono (o non vogliono conoscere) le sottigliezze logiche e razionali sviluppate già dai tempi di Sant'Agostino. Inoltre si potrebbe anche dire che questa cellula è stata realizzata attraverso componenti che erano già state "create da Dio", come il DNA. Il DNA non l'abbiamo certo inventato noi...
    Ovviamente anche gli atei non possono dimostrare la NON esistenza di Dio con la razionalità, visto che Dio è un concetto metafisico, così come i credenti non possono dimostrarne l'esistenza sempre per mezzo di logica e razionalità. La dimostrazione di Dio mi sembra "definitivamente" al di là della logica e della razionalità. A Dio ci si può credere o non credere, tutto qui. Personalmente mi sembra di scorgere degli affascinanti "indizi" della sua esistenza, ma nessuna dimostrazione inconfutabile. Mi sembra anche che Dio sia enormemente diverso da come ce lo descrivono le religioni istituzionalizzate. Da ciò che scrivi anche tu ti discosti (e di molto) dall'immagine di Dio come "padre benevolo" che con tanta insistenza ci hanno trasmesso sin dall'infanzia. Una versione antropomorfizzata che non può soddisfare in alcun modo tutti coloro che indagano i misteri dell'Universo.
    Ti chiedi se questi batteri artificiali avranno una evoluzione come quella degli organismi "naturali", ma su questo è difficile rispondere. Lo vedremo, anzi, ne vedremo delle belle ;-)

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