sabato 8 agosto 2009

Keplero spia il suo primo esopianeta

 

Dopo solo 10 giorni di osservazioni, il satellite Keplero ha confermato la sua capacità di scoprire nuovi esopianeti di tipo terrestre. I primi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science.

Il telescopio spaziale USA in effetti ha osservato il transito, già osservato in passato dalla Terra, del “Giove caldo” HAT-P-7b, ma con dei dettagli supplementari. In effetti Keplero non ha solamente registrato un abbassamento di luminosità al momento del passaggio del pianeta davanti alla sua stella, ma anche le fluttuazioni generate dalle fasi del pianeta (che, come la Luna per la Terra, rivolge sempre la stessa faccia alla sua stella), o la sua occultazione da parte della stella.

Queste variazioni più deboli sono dell’ampiezza che produrrebbe il transito di un pianeta di taglia terrestre. Nell’immagine in alto possiamo vedere la curva di luce che è stata rilevata.

Il telescopio Keplero è stato concepito proprio per trovare pianeti di tipo terrestre nella cosiddetta “fascia abitabile” che è quella che consente l’esistenza di acqua allo stato liquido.

Entro i prossimi 3 anni e mezzo Keplero osserverà un campione di 100000 stelle, rilevando la variazione della loro luminosità.

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