venerdì 15 agosto 2008

Vediamo di sfatare una delle più radicate leggende metropolitane: il metabolismo lento.

Molte persone sono convinte di non poter mangiare mai niente di buono, perché altrimenti ingrassano rovinosamente, mentre sono altrettanto convinte che esistano delle persone invidiabili e fortunate che possono abbuffarsi a piacimento, tanto non prendono nemmeno un grammo!

E' la famosa leggenda del metabolismo lento e del metabolismo veloce...

Dal punto di vista scientifico questa affermazione invece non ha mai avuto alcuna evidenza. La leggenda nasce da un'osservazione che, però, è assolutamente vera e cioè che un individuo, superati i 30 anni, tende ad ingrassare anche se mangia sempre allo stesso modo. La vera spiegazione di questo fatto non è il rallentamento del metabolismo, bensì il rallentamento delle attività fisiche. Infatti chi evita l'eccessiva sedentarietà continua a non ingrassare anche superati i 30 anni come spesso possiamo certamente trovare conferma anche tra le persone che conosciamo.

Quindi in realtà non è una questione di metabolismo lento o veloce, ma di buona attività fisica o di eccessiva sedentarietà. Il ragazzo di 20 anni che si muove continuamente può mangiare quasi tutto quello che vuole e non ingrassa, ma anche lui, se stesse tutto il giorno davanti alla tv o davanti al pc, inizierebbe a prendere peso.

Uno stile di vita sedentario può portare persino a consumare da 300 a 400 calorie al giorno in meno rispetto a chi ha una vita più attiva. Considerando che si aumenta di un chilogrammo ogni 8000 calorie in più rispetto al fabbisogno, con con un'attività troppo sedentaria, in teoria, basterebbero solo 22 giorni per aumentare di un chilogrammo!

Il repentino ingrassamento oltre i 30 anni è dovuto quindi al fatto che con il lavoro, l'uso eccessivo della macchina per spostarsi, la famiglia, ecc... i ritmi di attività fisica rallentano e quindi si bruciano molte meno calorie.

In conclusione, se non si vuole andare in sovrappeso raggiunta una certa età, occorre moderare la quantità di cibo e, cosa non meno importante, non bisogna mai dimenticare di mantenere una buona attività fisica.

 

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8 commenti:

  1. Ciao sono Alfia, alias Perdersy in ok notizie. Ho aperto il mio blog da nemmeno un mese e sto cercando altri blog che si occupano dei miei stessi interessi per uno scambio link: ti potrebbe interessare?
    il mio blog è
    http://libriinviaggio.myblog.it/

    spero di non essere stata invadente
    Ciao
    Alfia

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  2. Ciao.
    Veramente la questione del "metabolismo lento" o veloce (chiamiamolo anche "costituzione" [genetica]) non è affatto una leggenda, ed è falso che non esistano evidenze in proposito. Basti pensare agli effetti dell'iper/ipotiroidismo (e sappiamo bene che la tiroide regola il metabolismo basale attraverso l'ormone tiroxina [che in realtà è presente in più varianti]). Naturalmente ipo- e ipertiroidismo rappresentano gli estremi patologici di un'attività tiroidea che presenta nella popolazione una distribuzione continua (presumibilmente normale), determinata anche da fattori genetici.
    Quindi l'attività fisica NON è l'UNICO fattore che regola la quantità di grasso corporeo, ovviamente. Il genotipo, come spesso (direi sempre) accade, dà il suo contributo, anche importante (altro esempio più che sufficiente: le differenze in percentuale - oltre che di localizzazione - del grasso corporeo tra i 2 sessi, 18 per gli uomini e 28 per le donne).
    Bo', a volte sembra che parli di scienza per convinzioni personali o per sentito dire...(?)
    Ti invito a rivedere pesantemente l'articolo.
    Saluti

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  3. Io sapevo inoltre che un metabolismo veloce dipende anche dal numero di mitocondri presenti all'interno della cellula, cosa che a sua volta dipenderebbe da altri fattori quali, ad esempio la temperatura dell'ambiente in cui si vive. È normale quindi avere un metabolismo "più lento" ed uno "più veloce".
    Saluti

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  4. Attenzione che iper/ipotiroidismo sono condizioni patologiche e non normali. Le condizioni patologiche possono quindi ad esempio determinare una grave obesità (si pensi alle persone che arrivano a superare i 300 kg). Per quanto riguarda la temperatura invece si tratta di un fattore esterno.

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  5. Certo che è normale avere un metabolismo più lento o più veloce (o meglio una minore o maggiore tendenza ad accumulare grasso corporeo), fa parte della naturale variabilità individuale. Non sarebbe normale il contrario.

    Per quanto riguarda i mitocondri, questi hanno certamente un ruolo importante, dato che l'ormone tiroideo agisce soprattutto lì (a livello delle proteine UCP) nel regolare il metabolismo basale, ed inoltre in quella sede che vengono bruciati gli acidi grassi.

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  6. Il fatto che iper- e ipotiroidismo siano condizioni patologiche l'avevo già specificato, è semplicemente un esempio estremo che dimostra che esistono condizioni diverse dall'attività fisica e dalla dieta che sono cruciali nella regolazione del grasso corporeo. In sostanza basta l'attività di un ormone. Corollario quindi che anche "subregolazioni" non patologiche dei livelli di tiroxina hanno degli effetti a livello metabolico.
    Chiramente sulla regolazione della produzione dell'ormone, la cui secrezione è stimolata dall'ipofisi attraverso l'ormone tireotropina, è regolato da vari fattori, sia ambientali che genetici, come sempre.

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  7. errata corrige: sostituire "è regolato da" con "incidono".

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  8. Io ho scoperto che riesco a dimagrire alquanto facilmente bevendo nel corso della settimana due o tre volte un infuso foglie di olivo, molto buono tra l'altro.

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