venerdì 20 giugno 2008

L'effetto Mozart esiste

Ascoltare la musica di Mozart non è solo un piacere, ma si rivela sempre più una autentica fonte di benessere per il corpo e la mente. Un'ulteriore conferma del cosiddetto effetto Mozart, studiato a partire dal 1993, arriva da una ricerca effettuata dal Mind Institute di Costa Meza in California e pubblicato dalla rivista Neurological Research.
Lo studio è stato eseguito utilizzando due serie di topi da laboratorio, che per la prima volta non sono stati sottoposti a un sadico esperimento, ma semplicemente hanno dovuto ascoltare della buona musica classica. In realtà un minimo di crudeltà traspare dal fatto che un primo gruppo di poveri topi è stato costretto ad ascoltare la Sonata di Mozart K448 per 12 ore al giorno per 10 settimane.
Non è andata molto meglio ad un secondo gruppo di topolini, sottoposti al brano ''Per Elisa'' di Beethoven per lo stesso periodo di tempo e con la stessa intensità. La scelta di questo brano di confronto non è casuale. Precedenti studi di imaging funzionale avrebbero dimostrato che "Per Elisa" non attiverebbe le stesse aree celebrali.
Dopo 6 ore di silenzio, ad entrambi i gruppi di topolini sono state testate le capacità di ''ragionamento spazio-temporale'', in pratica le funzioni cognitive di apprendimento e memoria, con il classico test del labirinto. I ricercatori hanno così verificato che i topolini "appassionati (forzatamente)" di Mozart, oltre a compiere un minor numero di errori, si sono rivelati anche più veloci nell'eseguire i test.
La superiorità di questi topolini è rimasta intatta anche riducendo l'esposizione di musica del 58% e facendo trascorrere 24 ore di silenzio prima del test, come a significare che l'effetto Mozart sul cervello non è transitorio, ma durevole nel tempo.
In realtà non tutti gli studiosi sono concordi nel valutare la validità scientifica di questi risultati
. Non si esclude comunque che in un prossimo futuro la musica di Mozart possa assumere davvero un effettivo ruolo terapeutico, ad esempio nell'aiutare a rallentare i sintomi di epilessia, alzheimer o altri disturbi neurodegenerativi. [fonte]

Allora, che state aspettando a mettere un CD di Mozart mentre lavorate al computer?

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