venerdì 26 ottobre 2007

Effetto placebo. Come curare i malati con il nulla.

Si può guarire da alcune malattie assumendo un bicchiere d'acqua fresca oppure una pillola di zucchero?

Sappiamo perfettamente che i farmaci producono un effetto anche se vengono somministrate all'insaputa del soggetto, come un sonnifero, ad esempio. Questo avviene perché le sostanze chimiche del farmaco producono un effetto visibile nel corpo del soggetto. Si può però vedere che sostanze inattive possono avere un effetto terapeutico se i soggetti a cui vengono somministrate credono che siano efficaci.

Dal punto di vista psicologico si nota anche che il solo fatto di andare dal dottore a farsi curare diminuisce lo stress e aumenta le capacità di autoguarigione. Questo avviene soprattutto per alcuni tipi di patologie come ad esempio quelle di origine psicosomatica.

La parola "placebo" viene dal latino e letteralmente significa "piacerò". Si tratta quindi di un metodo di cura "a priori". Quando si somministra un placebo, si sa già che avrà un sicuro effetto. I farmaci "veri" hanno una reale efficacia solo quando riescono a superare l'efficacia di un placebo.

Per questo motivo, quando si effettua la sperimentazione sui farmaci, vengono determinati tre gruppi di pazienti. Al primo gruppo non viene somministrato nulla (questo viene chiamato "gruppo di controllo"), al secondo gruppo viene somministrato il farmaco da testare e al terzo viene dato un placebo, che nell'aspetto è uguale al farmaco, ma manca del principio attivo.

La cosa più sorprendente è che nel gruppo trattato con il placebo si nota ben il 30% di guarigioni! Questa, tra l'altro, è una delle ragioni che spiegano l'apparente efficacia di trattamenti che dovrebbero esserne privi, come molte terapie alternative quali la pranoterapia, l'omeopatia, e altre novità New Age.

Quindi l'effetto placebo è davvero soprendente. Coloro che credono nella New Age e dicono che il corpo umano ha delle capacità miracolose di autorigenerazione, in fondo, non ha completamente torto.

Ovviamente l'effetto placebo ha una certa efficacia soprattutto nel caso di patologie lievi, come dolori cronici, cefalea, asma, ipertensione, ecc.. Nel caso di gravi o gravissime patologie non ha più senso parlare di effetto placebo. Nessuno si sognerebbe di trattare un malato di tumore allo stadio terminale con un placebo. Tuttavia molti, invece, senza saperlo lo fanno! Si tratta di coloro che si rivolgono a maghi e a guru per guarire da gravi malattie nel caso in cui la scienza abbia fallito. Non a caso in rare occasione (molto rare) la cura riesce a ottenere una qualche efficacia (anche se non duratura) a causa proprio dell'effetto placebo che aumenta l'ottimismo e la voglia di vivere del paziente.

E' stato documentato anche un effetto "nocebo", o effetto placebo al contrario. Ad esempio, credendosi colpiti da una maledizione , o più banalmente dal "malocchio" o da una "fattura", ci si sentirà davvero male, fino a conseguenze tragiche, anche perché si adotterà una serie di comportamenti dettati dall'ansia e dalla paura.

Un'altra cosa importante è che l'effetto placebo funziona anche in chi non ci crede! Infatti i processi psicologici che rendono il placebo efficace sono quasi completamente inconsci, quindi agiscono nonostante i nostri ragionamenti "razionali".

1 commento:

  1. L'effetto placebo non è usato solamente nella medicina omeopatica o dei guru e ciarlatani vari, ma anche nella medicina tradizionale, infatti negli ospedali ai pazienti molto(o meglio troppo) e inutilmente dolorosi viene fatta un'iniezione di acqua che ha la proprietà di "friggere" nelle vene, e dare l'impresione di essere un farmaco fortissimo!!!

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