giovedì 6 settembre 2007

Pavarotti e Sabani se ne vanno e piangono tutti. In realtà non siamo affatto tutti uguali davanti alla morte!

Quando muore un personaggio famoso, piange il mondo intero, quando muore un uomo normale piangono solo i parenti più stretti (e a volte nemmeno quello...). Come mai succede questo? Possibilmente se muore un medico che nella sua carriera ha salvato centinaia di vite umane, muore nel più completo anonimato e nessuno compatisce le sofferenze che ha subito in vita per poter salvare quelle vite. La verità è che non siamo uguali nemmeno davanti alla morte.

1 commento:

  1. La morte,è una cosa strana.Quando sei giovane,non ci pensi e credo,sia giusto.quando gli anni aumentano,qualche volta ci pensi,poi,sempre di piu',sempre che non arrivi prima.Se una persona è ricca e si ammala,forse campa un po di piu'.La differenza fra Pavarotti e sabani secondo me è questa:Pavarotti,era internazionele,Sabani,era nazionale.Sabani è morto giovane e anche per di spiaceri,gratuiti.Il medico che salva tante vite,è un grande,la riconoscenza la si vede dalle persone semplici che te lo esprimono con gli occhi,se non possono fare di piu'.Secondo me il medico è fortificato da delle soddisfazioni interiori fantastiche che non si misurono con l'affluenza al suo funerale.Invece,quando muore un personaggio della finanza che ha pensato solo senza scrupoli ad arricchirsi guardate quanta ipocrisia e solitudine al suo funerale.

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